Maturità, la prima prova il 21 giugno: così l’esame di Stato torna alla normalità pre-Covid

Restano oggetto del colloquio i PCTO, ma non requisito di ammissione

La prima prova scritta dell’esame di maturità sarà il 21 giugno alle 8.30. Così ha deciso il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, firmando – in anticipo rispetto allo scorso anno – l’ordinanza in cui definisce organizzazione e modalità di svolgimento dell’esame di Stato 2022/2023 per le scuole superiori. Come aveva già anticipato il ministro lo scorso dicembre, l’esame torna così alla normalità, ovvero come era prima della pandemia di Covid, quindi con lo svolgimento in presenza delle due prove scritte e il colloquio orale. Restano, però, a fare ancora eccezione i progetti PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, che – se svolti – possono essere oggetto del colloquio. Ma non requisito di ammissione, come è invece per le prove Invalsi.


Valditara: «Sono consapevole delle difficoltà post Covid»

«L’esame di Stato – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione – è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria». Un passaggio fondamentale, secondo Valditara, perché non ha il solo obiettivo di verificare le conoscenze acquisite, ma anche di «valorizzare il percorso formativo e la crescita personale». Poi si è rivolto direttamente agli studenti e alle studentesse con un tentativo di rassicurazione: «Ho ben presente le tante difficoltà degli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virtù di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento».
e degli sforzi fatti”.


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