Amburgo, strage in una chiesa di Testimoni di Geova: almeno 7 vittime. L’ipotesi della polizia: «Morto anche il killer»

La polizia ha smentito che ci fossero killer in fuga, sostenendo poi che un attentatore sarebbe tra le vittime della sparatoria. Per le forze dell’ordine, si sarebbe trattato di un «Amoktat», cioè il gesto di un folle che ha sparato contro la folla

Sarebbe la settima vittima trovata al piano superiore della Sala del Regno di Amburgo la persona che ha ucciso almeno sei persone in una sparatoria giovedì 9 marzo, ma la polizia invita alla cautela mentre le verifiche sono ancora in corso. Secondo la Bild, nell’attacco sono rimaste ferite almeno 17 di cui otto in modo grave. L’attacco è avvenuto ale 21 di oggi 9 marzo nel quartiere Alsterdorf di Amburgo mentre nella Sala del Regno si stava svolgendo una cerimonia. La polizia ha lanciato l’allarme ai residenti della zona, con l’invito di restare in casa considerando ancora alto il pericolo.


Un portavoce della polizia, citato dalla Bild, ha spiegato che «alle 21.15 abbiamo ricevuto telefonate secondo cui erano stati sparati dei colpi». I primi agenti in zona si sono precipitati verso la chiesa, dove hanno sentito un altro colpo di pistola proprio mentre stavano entrando nell’edificio. La polizia resta cauta sulle informazioni diffuse dai media tedeschi a proposito degli attentatori: «Non ci sono indizi che vi siano persone in fuga», viene spiegato in una nota. Tra i morti nell’edificio ci sarebbe anche l’attentatore, secondo quanto riferisce la polizia: «Non è ancora certo al cento per cento che si tratti dell’aggressione». Le forze dell’ordine hanno catalogato la sparatoria con il termine «Amoktat», con cui si indica il gesto di un folle che spara contro la folla.


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