Il pasticcio del Coni sul minuto di silenzio per Cutro con un messaggio del governo. Poi il dietrofront: «Non leggetelo»

A sollevare il polverone tra gli altri è stato l’ex ct dell’Italvolley, il deputato dem Mauro Berruto

Brusco dietrofront del Coni sulle disposizioni per commemorare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro su tutti i campi per il weekend. In una prima comunicazione del presidente Giovanni Malagò si invitava le società sportive a rispettare un minuto di silenzio prima delle gare. Momento però che sarebbe stato accompagnato dalla lettura di un testo che sarebbe stato indicato dal ministro dello sport Andrea Abodi. Le poche righe indicare dal governo così recitano: «L’Italia onora la memoria delle 72 vittime del naufragio di Cutro con un minuto di silenzio, riflessione e preghiera da condividere attraverso la comunità sportiva, e si unisce al dolore delle loro famiglie e dei loro cari. Il governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di esseri umani, tutelare la dignità delle persone e salvare vite umane». Tanto è bastato però per scatenare la polemica, a cominciare dal responsabile dello sport del Pd, l’ex ct dell’Italvolley e attualmente deputato dem Mauro Berruto: «Sono sbalordito. Lo sport italiano si presta a fare da ufficio stampa al governo, riuscendo perfino a sporcare il minuto di raccoglimento per le 72 vittime del mare e ora anche della propaganda. Non credo ai miei occhi – aveva scritto su Twitter – Ovviamente è doveroso il minuto di raccoglimento, così come la solidarietà alle famiglie delle vittime, ma si tolga quell’ultima frase che suona come una indecorosa propaganda filo governativa».


Visto il polverone, il Coni ha fatto marcia indietro. Ormai però il testo era stato diffuso e indicato alle federazioni sportive, per cui la precisazione arrivata in serata dal presidente Malagò, come riporta l’Ansa, non ha potuto far altro che mettere una pezza: «Si precisa – si legge nella nota del Coni – che il testo del messaggio governativo è di trasmissione e non dovrà essere letto in pubblico ma sarà sufficiente condividerlo facendo osservare il minuto di silenzio. Grazie».


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