Nord Stream, la Russia ora accusa gli Usa per il sabotaggio: «Atto terroristico senza precedenti»

Il vicerappresentante permanente russo all’Onu accusa anche Germania, Danimarca e Svezia «di negare qualsiasi accesso alle informazioni e qualsiasi partecipazione alle indagini»

«Per noi è chiaro che Washington è responsabile di questo atto terroristico senza precedenti». Sono le parole del viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, in merito alla vicenda del sabotaggio al gasdotto Nord Stream. Il viceministro russo ha poi replicato ai sospetti dell’intelligence statunitense pubblicati lo scorso 7 marzo dal New York Times, secondo cui l’attacco sarebbe stato compiuto da «un gruppo pro-Ucraina», o rappresenterebbe «un tentativo da poco per sviare l’opinione pubblica internazionale». Al contempo, il vice rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, in un’intervista pubblicata sul canale YouTube The Dive, ha spiegato che «il voto della risoluzione su un’indagine internazionale per gli atti di sabotaggio ai gasdotti Nord Stream si terrà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite molto probabilmente a fine marzo, anche se i lavori per l’approvazione preliminare del testo non procedono molto bene». Polyansky ha poi aggiunto: «Il lavoro degli esperti non sta procedendo molto bene e quindi siamo pazienti. Abbiamo condotto tre tornate di consultazioni, ma a un certo punto, probabilmente entro la fine di marzo, metteremo ai voti questo testo. E non sarei sorpreso se i Paesi occidentali proveranno a fingere che sia eccessivo. Diranno: “Non ne abbiamo bisogno”, “Le informazioni non sono affidabili” e così via». Il viceministro degli Esteri russo ha poi accusato diversi membri delle Nazioni Unite, in particolare Germania, Danimarca e Svezia, «di negare qualsiasi accesso alle informazioni e qualsiasi partecipazione alle indagini, nonostante siamo una parte interessata e quindi dovremmo essere coinvolti, ma ci stanno solo scrivendo alcune lettere dicendo di farci gli affari nostri. E per essere trasparenti – ha annunciato infine Polyansky – pubblicheremo l’intera corrispondenza molto presto».


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