Anche a Padova arriva il congedo mestruale a scuola: basterà il certificato medico per assentarsi due giorni al mese

Il primo a lanciare l’iniziativa è stato il liceo Nervi-Severini di Ravenna. Gli studenti: «È solo l’inizio»

Dopo il liceo Nervi-Severini di Ravenna, anche nella scuola superiore Duca d’Aosta di Padova arriva il congedo mestruale per le studentesse. Alle allieve – da inizio marzo – spetta, infatti, la possibilità di usufruire di un numero concordato di assenze mensili giustificate a causa dei dolori provocati dalla dismenorrea. Ovvero i dolori, spesso invalidanti, derivanti dal ciclo mestruale. Ma anche per chi soffre di vulvodinia o neuropatia del pudendo. Sono due i giorni al mese in cui le ragazze potranno restare a casa presentando un certificato medico rilasciato da un ginecologo che attesti tale condizione. A chi potrebbe sollevare il dubbio che la nuova condizione rischia di essere sfruttata come scusa, la rappresentante degli studenti Sofia Marini risponde: «Nessuna scusa, è solo il riconoscimento di un diritto in un ambito su cui pesa ancora forte un tabù. La procedura prevede il certificato di uno specialista e, affinché sia un diritto davvero di tutte, la visita si può avere gratuitamente e anche da minorenni senza consenso dei genitori al consultorio». E aggiunge: «La scuola stessa può anche mettersi in contatto con i medici».


Gli studenti: «È solo l’inizio»

Gli studenti avevano lanciato la proposta alla presidenza prendendo spunto dall’approvazione avvenuta a fine dicembre nel liceo di Ravenna. Proposta che è stata accolta senza controindicazioni dalla dirigenza. A supportare l’iniziativa è stata anche la Rete degli studenti medi di Padova e del Veneto che sui social commentano: «Crediamo che questo sia solo l’inizio. Abbiamo lanciato anche la campagna “Chiamami con il mio nome” per far approvare in tutte le scuole strumenti come congedo mestruale e carriere alias che vanno a creare una scuola che riconosce ogni individualità». Al momento, non ci sono linee guida ministeriali sul congedo mestruale, pertanto la decisione resta una scelta autonoma dell’istituto. Ma qualcosa tra le fila del parlamento inizia a muoversi. Nelle scorse settimane, il gruppo Alleanza Verdi Sinistra ha depositato alla Camera dei deputati un provvedimento per il congedo mestruale. Non solo per le studentesse, ma anche per chi lavora. La proposta di legge prevede che le dipendenti possano assentarsi per 2 giorni al mese a parità di retribuzione. Oltre alla distribuzione gratuita dei contraccettivi ormonali nelle farmacie, con prescrizione medica.


Leggi anche: