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Mattarella in Kenya, il richiamo all’Ue sui migranti: «Anche siccità aumenta i flussi: basta rinvii, serve azione lucida e sistemica» – Il video

14 Marzo 2023 - 12:11 Maria Pia Mazza
Il monito del Capo dello Stato sulle migrazioni legate ai cambiamenti climatici: «Ci duole che alcuni Paesi vogliano rinviare il problema a un secondo tempo che non c'è»

Dopo il naufragio di Cutro e il numero crescente di arrivi in Italia dall’Africa, in particolare attraverso la rotta mediterranea e quella balcanica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna a richiamare l’Unione Europea alla responsabilità e alla concretezza nell’affrontare la questione migratoria. E lo fa da Nairobi, durante la conferenza stampa dopo aver incontrato il Presidente William Ruto, a margine della visita di tre giorni del Capo dello Stato italiano in Kenya. «Il livello di collaborazione con il Kenya è esemplare, e può essere un modello replicato ovunque. I problemi comuni sono affrontabili in maniera efficace con un modulo di cooperazione». E il presidente Mattarella, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che «l’Italia cerca un rapporto di collaborazione con i Paesi di origine e transito dei flussi, ma sappiamo che la dimensione epocale di questo fenomeno, crescente in ogni parte del mondo, non è affrontabile a livello bilaterale, ma affrontabile soltanto con una congiunta, lucida, ben organizzata azione europea, che affronti in maniera sistemica questo grande problema epocale, che si presenta attraverso il Mediterraneo, ma non soltanto attraverso il Mediterraneo, anche attraverso la rotta balcanica». Il Capo dello Stato ha dunque puntualizzato che «si tratta di due aspetti che si intersecano i buoni rapporti collaborativi bilaterali e un’azione consapevole, organica che l’Unione europea possa svolgere su tutti i tavoli, compreso quello delle migrazioni».

Il monito di Mattarella sulle migrazioni legate ai cambiamenti climatici

Il presidente Mattarella si è poi soffermato su un punto critico che apparentemente sembra rimandabile, ma di fatto non lo è, vale a dire la questione delle migrazioni legate ai cambiamenti climatici. In tal senso, Mattarella ha ricordato come siano già visibili segnali allarmanti e gravi, tra cui la siccità, la desertificazione, le crisi alimentari, che portano «gravi conseguenze» impattando sia sull’ambiente, sia sulla salute degli esseri umani. Ed è proprio su questo punto che il Capo dello Stato a esortato tutti i Paesi «a procedere con decisione sulla strada dei provvedimenti» per contrastare contrastare i cambiamenti climatici. «La siccità crea una crisi alimentari che spinge ulteriormente i fenomeni migratori: il tema è centrale. La siccità la avvertiamo anche in Europa. Vi è una condizione generale nel mondo che porta a una consapevolezza reale. È nel programma del governo di impegnarsi contro il cambiamento climatico, e l’Italia avverte da tempo l’esigenza di un impegno serio e concreto». E infine il presidente Mattarella chiosa con un’osservazione a tratti amara: «Ci duole che alcuni Paesi vogliano rinviare il problema a un secondo tempo che non c’è».

Foto in copertina: Quirinale

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