Il caso della donna morta dopo una caduta dalla finestra a Trento, dopo un anno un video inchioda il compagno

Nel filmato analizzato dagli inquirenti si sentono i due litigare poco prima che la donna cadesse dal terzo piano

Sembrava un incidente domestico, ma la vicenda ora è diventata un giallo. Dopo oltre un anno di indagini e accertamenti, il pubblico ministero Fabrizio De Angelis ha chiesto il rinvio a giudizio per il convivente della donna di 47 anni trovata morta la sera del 30 gennaio 2022. Succede in Trentino dove lo scorso anno l’uomo chiamò la Polizia perché la donna – stando al suo racconto – sarebbe caduta dal terzo piano di un appartamento in via Fiume a Riva del Garda. Trasportata con l’elisoccorso all’ospedale di Trento, la donna morì per le gravi ferite riportate. Il convivente era presente in casa. E il racconto che fece agli investigatori non convinse. Ora arriva una prima svolta. Sono stati recuperati i filmati delle telecamere della zona, così da verificare la presunta veridicità delle dichiarazioni dell’uomo. Nel video si sentono le voci di due persone che parlano nei secondi immediatamente precedenti la caduta della donna. I tecnici della Polizia hanno ripulito l’audio eliminando i rumori di fondo, ed è emerso che i due stavano litigando pesantemente nel frangente prima della caduta. Dalla notte del 30 gennaio, gli inquirenti hanno raccolto diversi indizi di reato a carico dell’uomo che – ad oggi – hanno portato a prendere in considerazione l’ipotesi che il convivente sia il vero responsabile dell’omicidio della 47enne.


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