No! I Comuni non stanno raccogliendo firme per «un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni»

L’appello virale ricalca un messaggio del 2016, che in ogni caso si è già rivelato impreciso

Negli ultimi giorni un annuncio è diventato molto popolare su Facebook. Il messaggio rende nota la (presunta) possibilità di firmare «un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni», che ruota essenzialmente attorno alla questione del «risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte» e invita i lettori a condividere con tutti i loro amici la novità. O per meglio dire, la bufala.

Per chi ha fretta:

  • Sta circolando sui social un annuncio che rende nota la (presunta) possibilità di firmare «un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni».
  • Il messaggio appare privo di fondamento ed estemporaneo: ricalca infatti il testo di un appello risalente al 2016.
  • Quell’anno infatti il partito Italia dei Valori aveva presentato alla Corte di Cassazione la richiesta di promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare a riguardo. Che però è cosa ben diversa dal referendum.

Analisi

Il testo dei post virali, copiato e incollato pedissequamente, recita:

Comunico a tutti coloro che ne siano interessati che presso l’UFFICIO SEGRETERIA o ANAGRAFE del vostro comune di residenza é possibile firmare per un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni. Nella proposta di legge sarà potenziata la tutela della persona che difende la propria casa, i propri beni e i propri cari. La cosa più importante é che viene negato il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte. Mi permetto di segnalarlo perché partiti, giornali e televisioni non ne stanno dando assolutamente notizia, pertanto vi prego di firmare e far firmare il maggior numero di persone. Grazie. C’è tempo fino a metà maggio circa. Necessaria la sola carta di identità in corso di validita ed essere residenti. PASSATE PAROLA ANCHE AD AMICI . SI DOVRANNO RECARE PRESSO I LORO COMUNI DI APPARTENENZA. Cosa significa viene negato risarcimento. .. al ladro? Che adesso se tu ferisci ladro in casa tua lo devi risarcire. Se gli spari lo devi pagare agli eredi. Se il cane lo morde ti denuncia. Se tutto ciò ci sembra giusto non firmiamo ma poi se ci dovesse succedere non lamentiamoci. Avremmo potuto fare qualcosa in merito. 😶 Fai Copia e Incolla e Falla girare sulla tua interminabile…..rubrica e ai tuoi validissimi contatti.

Vi suona familiare? Potrebbe, dal momento che un appello pressocché identico aveva iniziato a circolare anni fa. E più precisamente dal 2016. Nel febbraio di quell’anno, infatti, il partito Italia dei Valori aveva presentato alla Corte di Cassazione la richiesta di promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima”. E dunque non si tratta affatto di un referendum, come erroneamente riportato dagli utenti sul web. Va inoltre specificato che questo tipo di proposta non vincola in alcun modo il Parlamento ad approvare una riforma del genere: dal 1979 al 2016, fece notare a suo tempo la Stampa, erano state presentate circa 260 proposte di legge di iniziativa popolare ma solamente 3 diventarono legge. Come ricostruisce Pagella Politica, in tutti i comuni d’Italia sono state raccolte firme a sostegno di questa proposta di legge, fino al 31 maggio di quell’anno. Le firme raccolte, secondo quanto annunciato da Italia dei Valori il 1° giugno, sono state oltre un milione. Nello stesso giorno la proposta di legge è stata depositata in Senato.

Conclusioni

I post virali che parlano di un presunto «un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni» riprendono pedissequamente un appello diventato virale nel 2016, adesso ritirato fuori e calato in un contesto completamente diverso. In ogni caso, nemmeno all’epoca si trattava di un referendum, quanto di una proposta di legge di iniziativa popolare, che non vincola in alcun modo il Parlamento.

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