Verso un nuovo decreto bollette: come cambia il bonus famiglie e l’Iva al 5% sul gas

Un meccanismo di compensazione al posto dell’annullamento degli oneri di sistema. E premi a chi consuma meno

Verso un nuovo decreto sulle bollette da cinque miliardi. Il governo Meloni lavora a un nuovo provvedimento in vista della scadenza del 31 marzo. Con la conferma del bonus sociale, il ritorno degli oneri di sistema e l’Iva al 5% per il gas. Ma anche con un meccanismo premiale per chi consuma di meno. Mentre il sussidio sociale per chi ha un Isee inferiore a 15 mila euro sarà prorogato fino a giugno. Intanto il prezzo del gas consente di essere ottimisti sulla discesa dei costi. Ma in compenso si registra la corsa del costo dell’acqua. Nel 2022 la spesa media per ogni famiglia è stata di 487 euro. Saltato l’appuntamento di questo consiglio dei ministri, il decreto arriverà all’esame dell’esecutivo martedì 28 marzo. A tre giorni dalla scadenza degli aiuti.


Risparmi per chi consuma meno

Al posto dell’eliminazione degli oneri di sistema il governo studia un meccanismo di compensazione. Che, spiega oggi Il Messaggero, dovrebbe consentire uno sconto più o meno pari rispetto a quello precedente. Dall’ottobre prossimo debutterà invece un bonus famiglie che avrà una fascia di consumo standardizzata con un prezzo medio basso e calmierato rispetto al mercato. E altre fasce con prezzi più alti, che aumentano in base agli incrementi di consumo. Ovvero un meccanismo a soglie simile a quello utilizzato oggi per le bollette dell’acqua. L’intenzione dell’esecutivo è legare i prezzi ai consumi. Premiando così chi consuma di meno. Si parla anche di un meccanismo premiale per chi non spreca. Magari garantendo l’azzeramento totale degli oneri per chi consuma di meno. L’Iva sulle bollette del gas rimarrà invece al 5%. E resterà in vigore l’azzeramento totale degli oneri impropri. Il credito d’imposta al 45% per le imprese va verso la conferma.


La soglia

Ma scatterà soltanto quando il prezzo del metano supera una certa soglia. Che potrebbe essere posta a 70 euro al megawattora. La spesa di cinque miliardi è prevista per garantire le coperture finanziarie fino a giugno. Il bonus famiglie invece arriverà a ottobre. Ma in parte sarà finanziato con questi stanziamenti. Ieri il presidente di Arera Stefano Besseghini ha spiegato che «bisogna trovare un punto di equilibrio», affinché non si rischi di disincentivare l’elettrificazione dei consumi. E tenendo in considerazione il fattore stagionale, per cui un aumento dei consumi di gas potrebbe non dipendere da «comportamenti non virtuosi». il decreto si finanzierà con i risparmi dei vecchi incentivi. Che hanno avuto un utilizzo inferiore a quanto stanziato. Le risorse libere ammontano a 5-6 miliardi.

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