Euro 2024, Italia-Inghilterra 1-2. Il commento di Pardo a Open: «Il gol continua a essere un problema, buon esordio per Retegui»

Gli Azzurri partono male alle qualificazioni europee: l’analisi del giornalista sportivo sulla partita della Nazionale

Una partenza in salita quella della nazionale italiana nella prima partita di qualificazione a Euro 2024. Gli Azzurri di Roberto Mancini prendono due gol nel primo tempo, poi provano a ribaltare il risultato, accorciando con il gol all’esordio di Mateo Retegui. Ma non riescono ad approfittare della superiorità numerica negli ultimi dieci minuti ed escono sconfitti dal Maradona di Napoli. «Il gol continua a essere un problema per questa nazionale che ne fa uno, con Retegui, sicuramente una delle note più positive di questa serata, ma costruisce poco, non crea occasioni e neanche nel finale in 11 contro 10 riesce a rendersi pericolosa», commenta a Open Pierluigi Pardo, «il risultato non può piacere, prima di oggi nelle 14 gare precedenti di qualificazione all’europeo avevamo sempre vinto, segnando 44 gol».


Pardo: «La nostra sarà una sfida per il secondo posto»

Subito dopo il fischio finale, Pardo ha analizzato cosa non ha funzionato nella partita degli azzurri. «Nel primo tempo tante cose non funzionano. Non funziona soprattutto l’atteggiamento su tante situazioni, anche banali, su calcio piazzato, della nostra Nazionale», spiega, «l’intensità, l’attenzione, cose che servono soprattuto quando non hai i fenomeni lì davanti. Poi andiamo anche sullo 0-2, complice anche l’incertezza di Di Lorenzo, uno che di solito quelle cose con il Napoli non le combina, e la partita sembra in cassaforte per l’Inghilterra che si divora il gol del 3 a 0». Nel secondo tempo qualcosa cambia. «Il secondo tempo conforta dal punto di vista dello spirito, non della qualità: siamo ancora molto lontani dall’Inghilterra e lo si vede con chiarezza. La nostra sarà una sfida per il secondo posto con Ucraina, Macedonia del nord e Malta, già la prossima partita tra tre giorni, che non possiamo assolutamente sbagliare». E conclude: «Rimane un po’ di rammarico, perché la distanza nel secondo tempo non si è vista, anzi si è visto un atteggiamento giusto da parte dei nostri ma il punteggio non ci può andar bene e l’Inghilterra, in termini di talento assoluto, si è rivelata nettamente superiore a noi. Ma questo, in fondo, già lo sapevamo».


La partita

Nel pre-partita, con le squadre scese in campo per gli inni nazionali, c’è stato l’omaggio a Gianluca Vialli nella prima partita della Nazionale dalla sua scomparsa. L’Italia scende in campo con un 4-3-3: in attacco debutta l’oriundo Retegui, supportato da Berardi e Pellegrini, mentre sulla fascia sinistra torna Leonardo Spinazzola. Al centro della difesa Acerbi e Toloi, sull’altra fascia Di Lorenzo e in mezzo al campo Verratti, Jorginho e Barella. Dopo un primo tentativo di Bellingham all’11esimo, gli inglesi passano in vantaggio due minuti dopo con Rice che raccoglie una palla in area su tiro di Kane. L’Inghilterra ha le occasioni per fare il 2-0, che trova poi su rigore, sul finale di tempo, per un tocco di mano di Di Lorenzo. Nel secondo tempo l’Italia trova un po’ di fiducia e anche il gol, ma non riesce ad andare oltre all’1-2 finale.

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