No! Questa non è una foto recente del fiume Adige e non è vero che «non esiste più», ma il problema siccità rimane

La foto sbagliata e un’affermazione esagerata ha “oscurato” il problema siccità

Mercoledì 22 marzo 2023, la conduttrice Myrta Merlino (“L’Aria che tira”, La7) pubblica una foto del fiume Adige indicandola come attuale («ora già a marzo siamo messi così») e sostenendo che «non esiste più a causa della siccità». Lo scatto, in realtà, è datato e pubblicato lo scorso marzo 2022 da diverse testate giornalistiche. Di fatto, risulta scorretto sostenere che il fiume sia scomparso, mentre il problema siccità rimane e per nulla recente.

Per chi ha fretta

  • La foto condivisa da Myrta Merlino è stata scattata nel 2022, non risultando affatto attuale riguardo la situazione del fiume Adige a Verona.
  • Nel post, Myrta Merlino afferma che il fiume «non esiste più a causa della siccità», mentre non risulta affatto.
  • Di fronte ai due errori, il problema siccità è stato “oscurato” o in alcuni casi negato attraverso foto e video che mostrano l’acqua presente nel fiume.
  • Il problema siccità sul fiume Adige è un fatto documentato.

Analisi

Ecco il post pubblicato dalla conduttrice (anche via Twitter):

Questo è l’Adige a Verona. Un fiume che non esiste più a causa della siccità, a causa dei cambiamenti climatici. Se un tempo il problema era a luglio, ora già a marzo siamo messi così. Il mondo ci guarda, ma non ci aspetta più. Agiamo, dalla politica fino alle nostre azioni quotidiane. Ogni gesto può fare la differenza. #GiornataMondialedellAcqua

Il testo è presente, ripreso probabilmente dal post di Myrta Merlino, anche in alcune immagini:

La stessa foto è stata condivisa successivamente da altre pagine, come “News“, con un testo ridotto: «Questo è l’Adige a Verona. Un fiume che non esiste più a causa della siccità».

La foto non è odierna

Un primo elemento riguarda la data della foto. Nel post si sostiene che «ora già a marzo siamo messi così», ma la foto risulta pubblicata nel marzo del 2022.

Di fatto, le immagini trasmesse su Skyline attraverso la webcam posizionata verso il ponte di Castelvecchio ritratto nell’immagine, il fiume non risulta così “secco” (archiviato qui). La webcam, però, non dimostra l’assenza del problema.

Un video del marzo 2022

La questione siccità viene citata in un post della pagina Meteo & Radar Italia dove viene condiviso un video (dal titolo “Adige in secca, 18 marzo 2023”), ripreso da un drone, che riprende l’area del fiume Adige nel punto del Ponte di Castelvecchio a Verona.

Lo stesso giorno, il canale Youtube di Local Team pubblica le riprese del fiume con le testimonianze dei cittadini sullo stato attuale:

La situazione nel 2023

Di fronte all’immagine sbagliata e all’affermazione di Myrta Merlino sul fiume Adige, diversi utenti hanno commentato negativamente mettendo di fatto in dubbio il problema siccità, sostenendo in alcuni casi la seguente teoria: «che giornalismo è quello che ripete a pappagallo stupidaggini calate dall’alto?!» scrive l’utente “Cosimo”.

In altri post si nega ulteriormente il problema:

Come riportato dai media locali, come l’Arena, i dati ufficiali diffusi dal rapporto dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del Distretto delle Alpi orientali confermano il problema siccità: «Nel corso della riunione è stato ricordato che già a novembre dello scorso anno le risorse idriche erano scarse ed è stato accertato che sta perdurando una grave situazione di sofferenza» riporta l’Arena.

Secondo il recente bollettino di febbraio 2023 dell’Anbi Veneto, l’Associazione Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, la situazione risulta preoccupante:

3 millimetri di pioggia in un mese: il 96 % in meno rispetto alla media storica. Febbraio 2023, un mese a secco. Zero acqua significa falde ai minimi, praticamente tutti gli acquiferi del Veneto sono allo zero percentile. In altre parole, non si sono mai registrate rilevazioni così drammatiche.

Nel comunicato del 23 febbraio 2023 di Anbi leggiamo: «In Veneto, cresce la portata del fiume Piave, mentre Livenza, Adige e Bacchiglione restano ai minimi in anni recenti».

Roberto Dinale, direttore dell’Ufficio idrologia della Provincia di Bolzano, spiega al quotidiano L’Adige (articolo del 6 marzo 2023) la situazione del fiume: «Per rendere l’idea, nel mese di febbraio abbiamo avuto una portata del 35% circa al di sotto di quella media di lungo periodo». «Quindi da un lato abbiamo un deficit di portata che portiamo dietro dall’anno passato. La poca neve di quest’anno e le scarse precipitazioni del periodo fanno si che quest’anno sia potenzialmente molto più grave. La scarsità idrica si sente soprattutto nel momento in cui aumenta la domanda di acqua, quindi adesso che siamo ancora in inverno la situazione è ancora gestibile per certi versi» spiega ancora Dinale a L’Adige.

Secondo una recente pubblicazione del CIMA Research Foundation (Centro Internazionale di Ricerca in Monitoraggio Ambientale), leggiamo: «La situazione è solo di poco migliore nel NE IT, stimiamo la metà delle risorse idriche nivali rispetto all’ultimo decennio nel fiume #Adige. Qui, il deficit di neve è maggiore rispetto all’anno scorso, con oltre mezzo miliardo di m cubi d’acqua in meno rispetto al 2022».

Il recente scontro politico

Il fiume Adige è stato oggetto di uno scontro tra Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ecco il post del 18 marzo 2023 pubblicato nella pagina ufficiale di Bonelli, con un video ripreso sul fiume Adige:

Questo è il fiume Adige, uno dei fiumi più importanti di Italia, sul fiume Adige va a confluire buona parte del sistema idrico che viene dalle Alpi, questo fiume nasce dal Val Venosta. Buona parte del letto del fiume si percorre a piedi, possiamo vedere gli effetti della siccità. È un fatto veramente drammatico.

Ai plinti dove prima c’era l’acqua, possiamo arrivare a piedi. Il limite dell’acqua sui plinti segna che che prima c’erano due metri d’acqua, ora solo 30–35 cm, si può raggiungere a piedi l’altro plinto.

Un disastro.

Vorrei dire al governo, che si vanta di trasformare l’Italia in un hub europeo del gas per poi venderlo all’estero, che le fonti fossili sono responsabili del cambiamento climatico e di questo disastro. Invece di puntare sul risparmio energetico, sulle rinnovabili, sulle politiche sul clima state facendo la guerra al clima. Non avremo più acqua, è necessario un cambio di passo immediato.

#AngeloBonelli #Adige #Clima #Siccita

Ecco il video:

Nel rispondere ai critici, Bonelli pubblica un secondo post dove viene ripresa una pista da sci con pochissima neve:

Dedicato ai miei haters Che sul video sulla siccità dell’Adige, mi hanno augurato di: crepare, buttarmi dal ponte e tanto altro

Durante il dibattito alla Camera dei Deputati del 22 marzo 2023, si riscontra un battibecco tra Bonelli e Giorgia Meloni, dove il primo denunciava la situazione: «I problemi dell’Adige che si prosciuga sono figli di tutto quello che non è stato fatto negli ultimi anni: mi vengono attribuiti poteri che non ho, io non sono Mosè e non ho certo prosciugato l’Adige in cinque mesi». Ecco la risposta di Giorgia Meloni: «Presumo lei non voglia dire che in 5 mesi ho prosciugato l’Adige, perché neanche Mosè… ok? Quindi, forse deve fare i conti con il fatto che questi problemi come l’Adige che si prosciuga sono figli di tutto quello che finora non è stato fatto e che è stato fatto di sbagliato».

Conclusioni

Il post di Myrta Merlino denuncia un problema esistente, quello della siccità riscontrata nel fiume Adige, ma lo fa pubblicando una foto datata spacciandola per attuale e riportando un’affermazione personale estremamente esagerata.

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