Il New York Times sui problemi demografici dell’Italia: «Chi si prenderà cura dei loro anziani? Forse i robot»

L’utilizzo di macchine a intelligenza artificiale per assistere i più fragili è già una realtà avviata negli Usa e in Giappone. Il nostro Paese potrebbe aggiungersi alla lista

I problemi demografici del nostro Paese non sono certo una notizia. L’Italia è uno dei Paesi europei con il più basso tasso di natalità e, su un totale di circa 60 milioni di abitanti, più di 7 milioni sono over 75. Una situazione che ha ripercussioni su diversi ambiti della società. Uno di questi, racconta il New York Times, è la mancanza di badanti e collaboratori domestici. Il quotidiano statunitense ha pubblicato oggi un articolo a firma del suo corrispondente da Roma, Jason Horowitz, che indaga proprio questo fenomeno. Il titolo è già abbastanza esplicativo: «Chi si prenderà cura dei più anziani in Italia? I robot, forse». L’analisi del New York Times parte da un dato: circa 3,8 milioni di anziani in Italia non sono considerati auto-sufficienti. Da qui la forte richiesta di badanti e collaboratori domestici, che – con l’invecchiare della popolazione – è destinata a crescere sempre di più. Ed è proprio per questo motivo, racconta Horowitz nel suo articolo, che c’è chi sta pensando a un’alternativa: i robot. Il corrispondente da Roma del New York Times ha visitato il centro Anziani e non solo di Carpi, in provincia di Modena, che ha organizzato alcuni incontri sull’uso dell’intelligenza artificiale per l’assistenza degli anziani.


La tecnologia a servizio dei più anziani

«Raccontami una storia», chiede Bona Poli, 85 anni, alla macchina che si trova di fronte a lei. «Ottima scelta», le risponde il robot prima di iniziare a raccontare. Il focus group a cui ha assistito Horowitz aveva l’obiettivo di aiutare i programmatori dei robot a mettere a punto un sistema sempre più funzionale alle richieste delle strutture di accoglienza. Nella speranza che un giorno – forse non troppo lontano – queste macchine possano davvero dare un contributo a chi lavora nel settore. «Dobbiamo guardare a tutte le soluzioni possibili, anche dal punto di vista tecnologico», ha raccontato Loredana Ligabue, presidente di Anziani e non solo. L’utilizzo di robot nel ramo dell’assistenza è già attivo in Giappone e in via di sviluppo negli Stati Uniti. L’Italia, però, potrebbe presto aggiungersi alla lista di Paesi che stanno sperimentando questa soluzione.


Lo «tsunami demografico»

Per decenni, ricorda il New York Times, l’Italia ha risolto il problema della forte domanda di badanti attraverso l’impiego di lavoratori stranieri, spesso pagati in nero e provenienti dall’est Europa. Il progressivo invecchiamento della popolazione, però, potrebbe richiedere nuove soluzioni. Già lo scorso febbraio, il quotidiano statunitense aveva dedicato la sua prima pagina ai problemi dell’Italia, identificando il nostro Paese come il «leader dello tsunami demografico dell’Occidente».

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