Argentina, trovata una neonata morta per strada: il caso shock vicino al palazzo del governo

La piccola di soli tre mesi è deceduta dopo alcune difficoltà respiratorie a pochi metri dalla Casa Rosada

È morta a soli tre mesi una bimba appartenente a una famiglia argentina di senzatetto. Alle prime ore dell’alba di oggi, 31 marzo, la piccola di Buenos Aires è deceduta a poco metri dal palazzo della presidenza, la Casa Rosada. Una storia che ha scosso l’intero Paese e che viene raccontata in queste ore dalla stampa anche in riferimento all’aumento dell’indice di povertà in Argentina pari al 39,2%. Una situazione drammatica per una grande fetta di popolazione, schiacciata anche da un livello inflazione registrato oltre il 100%. E a soffrire sono anche i bambini. I dati ufficiali affermano che in Argentina il 54% dei minori dai 0 ai 14 anni vivono in condizioni di povertà. La morte della bimba di tre mesi deve ancora trovare una chiara spiegazione da parte degli inquirenti, che hanno cominciato già ad indagare. Secondo quanto ricostruito dall’agenzia Telam a chiamare i soccorsi sarebbero stati gli stessi genitori, spaventarti dalle difficoltà respiratorie della bambina. Rispetto alla telefonata però l’ambulanza sarebbe arrivata solo 90 minuti dopo. La tragedia è avvenuta nella galleria del ministero della Produzione, vicino alla Casa Rosada, la sede del governo argentino e della Presidenza della Repubblica. E i primi a rispondere alla richiesta di aiuto sarebbero stati proprio gli agenti del servizio di sicurezza della presidenza. Un commerciante della zona citato da Telam racconta di aver assistito agli attimi in cui i genitori della bambina si sono accorti che qualcosa non andava: «La mamma ha cominciato a gridare “la mia bimba, la mia bimba” quando ha scoperto che sua figlia non rispondeva». Poi la descrizione della coppia: «Sono giovani, tra i 25 e i 30 anni, li vedo qui da un bel po’ di tempo». Secondo quanto risultati dai dati del ministero dello Sviluppo Sociale della città di Buenos Aires la famiglia della piccola era iscritta dal 2019 al registro dei senzatetto. Il governo della capitale ha poi riferito che il padre è tucumano e la madre è nata nella provincia di Buenos Aires, i due che hanno altri due figli, sono assistiti dal programma Buenos Aires Presente per le persone in situazione di vulnerabilità socio-economica e abitativa.


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