Basta soldi alla figlia di 29 anni per mancanza di affetto e pigrizia nel trovare lavoro, così un padre vince la causa in Spagna

I giudici di Salamanca hanno dato ragione all’uomo che sosteneva economicamente la figlia nonostante fosse andata a convivere da 10 anni. Ma la ragazza si è difesa: «È solo un amico»

Non deve più pagare gli alimenti alla figlia di 29 anni data la sua mancanza di affetto e il suo disinteresse nella ricerca del lavoro. È questa la sentenza di un tribunale provinciale di Salamanca, in Spagna, che ha deciso di esonerare un padre del mantenimento. Viene così confermato quanto già pronunciato dal Tribunale di primo grado che nel novembre 2022 aveva cancellato l’assegno di mantenimento di 125 euro che il genitore doveva versare ogni mese alla figlia dal 2005, anno in cui ha divorziato con la moglie. Il giudice ha sottolineato che per togliere un assegno di mantenimento ci sono diverse possibilità. In primis se il figlio o la figlia conducono una vita autonoma dal punto di vista economico. O se hanno una formazione già compiuta che gli consenta di accedere al mondo del lavoro. Ma anche per «passività, pigrizia o per mancanza di impegno, perché vi sia una mancata fruizione o il completamento degli studi per cause esclusivamente imputabili al figlio». O anche in caso di mancanza di rapporto manifesto con il genitore. Il padre ha, infatti, sostenuto che la figlia 29enne convive da 10 anni con un compagno e che lei non studia né lavora. Dal canto suo, lei sostiene invece che in realtà l’uomo in questione è solo un amico, nonché proprietario della casa a cui da ogni mese 50 euro per una stanza. Inoltre, al centro della sentenza c’è anche il disinteresse che la giovane avrebbe manifestato in questi anni nei confronti del padre. Tra gli esempi citati nella sentenza viene riportato di quando il padre una volta si era congratulato con lei per le vacanze. Lei però lo avrebbe «ignorato bruscamente».


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