La Russa si scusa su via Rasella: «Ho sbagliato a non dire che erano soldati nazisti, per me era ovvio» – Il video

Prova a correggere il tiro il presidente del Senato, che aveva definito «una banda musicale di semi-pensionati» quelli uccisi nell’attentato del 23 marzo 1944

Arrivano le scuse del presidente del Senato Ignazio La Russa, dopo le polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni sull’attentato di via Rasella. «Ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti – ha detto La Russa – ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio». Intervistato nel podcast di Libero Terravrso da Pietro Senaldi, La Russa aveva definito quell’episodio «una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati, e non nazisti delle SS». Oggi la seconda carica dello Stato aggiunge: «Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo». E ha poi aggiunto: «Fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi per sentirsi offeso».


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