«Salvataggi costosi e rischiosi per colpa di imprudenti: basta ignorare i bollettini». Lo sfogo dell’assessore della Valle d’Aosta

Luciano Caveri solleva il problema della disattenzione che troppo spesso si presta agli avvisi di pericolo

A poche ore dal ritrovamento di due scialpinisti dispersi in Valle d’Aosta torna in auge la polemica sulla disattenzione che troppo spesso si presta ai bollettini. «È sconcertante che ci siano scialpinisti che disattendono i bollettini che indicano pericolo, esponendo i soccorritori a rischi per salvataggi assai costosi per la comunità, spesso purtroppo solo per recuperare le salme di chi è stato vittima della propria imprudenza». A dichiararlo è Luciano Caveri, assessore regionale della Valle d’Aosta agli Affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la montagna, in un tweet. Questa mattina, 2 aprile, sono stati recuperati due corpi morti sullo Chateau des Dames, in Valtournenche. Lo stesso luogo dove ieri si sono dispersi due scialpinisti torinesi. Si ipotizza che con molta probabilità siano loro, ma il riconoscimento è ancora in corso. A dare l’allarme erano stati alcuni amici riferendo che nessuno dei due giovani rispondeva più al cellulare.


Cosa diceva il bollettino di ieri

A far partire le ricerche sullo Chateau des Dames era stata una foto che i due avevano inviato in serata ai compagni. Sabato altre due slavine hanno coinvolto tre gruppi di scialpinisti in Valle d’Aosta, senza però causare feriti. Il bollettino di ieri, quando sono scomparsi i due giovani torinesi, chiedeva molta attenzione. «Date le nevicate registrate da 40 a 60 cm sopra ai 2.300 metri di quota lungo il confine con la Francia e lungo il confine con la Svizzera, compresa l’area dello Chateau des Dames – si leggeva – la probabilità di distacco è maggiore». Pertanto, «le escursioni e le discese fuori pista richiedono esperienza e prudenza». Il pericolo valanghe nell’area che ha travolto i due giovani scialpinisti era, infatti, 4-forte sopra al limite del bosco e 3-marcato al di sotto. Per oggi è stabile.


Foto di copertina da archivio

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