Totti-Ilary, la showgirl non vuole il mantenimento. Lo scontro aperto sulla mega-villa all’Eur e l’assegno per i figli

Entrambi hanno chiesto l’affidamento congiunto dei figli, ma ora il giudice dovrà stabilire in via provvisoria quale genitore passeranno più tempo. Da questo dipenderà anche l’entità dell’assegno per i ragazzi

Tra le istanze presentate da Ilary Blasi nell’udienza dello scorso 31 marzo nella causa di separazione da Francesco Totti non c’è l’assegno di mantenimento per sé. Non sarebbe questo quindi il motivo per cui la coppia non avrebbe ancora trovato un accordo ripiegando sulla separazione giudiziale, come riporta Il Messaggero. Lo scontro sarebbe per lo più incentrato sulla suddivisione del tempo che i tre figli potranno trascorrere con uno o l’altro genitore e sull’assegnazione della casa coniugale, la mega-villa all’Eur, a Sud di Roma. Lì per il momento vivono la showgirl con i figli Cristian, Chanel e Isabel. L’ex capitano della Roma non avrebbe intenzione di far traslocare i ragazzi, ma pare non gradire particolarmente che con loro si trasferisca anche il nuovo compagno di Blasi, Bastian Muller. Il faccia a faccia di venerdì scorso è durato circa quattro ore davanti al giudice della prima sezione civile Simona Rossi, in un tribunale volutamente deserto, con la data dell’udienza fissata appena due giorni prima. A vuoto in quell’occasione il tentativo del giudice di far riconciliare le parti. Ognuno ha presentato le proprie memorie scritte, con quella di Totti che sarebbe stata lunga 120 pagine, allegati compresi. Entrambi hanno chiesto l’affidamento congiunto dei figli, con il dovere di consultarsi reciprocamente fino alla loro maggiore età per prendere decisioni rilevanti che riguardano la vita dei ragazzi. Ma quel che il giudice dovrà stabilire è con quale genitore dovranno vivere prevalentemente i figli, da cui dipenderà l’assegno di mantenimento per loro. E poi dovrà essere deciso il calendario, con i giorni della settimana in cui i ragazzi potranno stare col padre e con la madre. Il giudice ha ora un mese per adottare provvedimenti provvisori, poi toccherà agli avvocati depositare eventuali integrazioni. A quel punto entrerà nel vivo l’istruttoria della causa. Sarà in quel momento che uno dei due o entrambi potranno chiedere l’addebito della separazione, di fatto la “colpa” sulla fine della relazione.


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