Marsiglia, trovati due corpi tra le macerie del palazzo crollato, ancora sei i dispersi: «Finché c’è speranza non ci fermeremo»

Le indagini proseguono per determinare la causa dell’esplosione. Tra le ipotesi: una possibile fuga di gas. La promessa del sindaco

Sono stati trovati i primi due corpi senza vita tra le macerie dell’edificio di quattro piani crollato ieri, domenica 9 aprile, a Marsiglia. Ventiquattr’ore dopo la gigantesca esplosione, i soccorritori sono ancora al lavoro per cercare «i possibili sopravvissuti», fa sapere il sindaco di Marsiglia. «I due corpi estratti dai soccorritori non sono ancora stati ancora identificati», ha detto Benoît Payan, aggiungendo inoltre che sei persone risultano ancora disperse. «Se ci sono ancora persone vive sotto le macerie, devono essere trovate a tutti i costi – continua il Primo cittadino -. C’è ancora speranza e finché c’è speranza non ci fermeremo». I dispersi «persone di una certa età e una giovane coppia sulla trentina» ma non ci sarebbero «bambini o minorenni», ha detto la procuratrice Dominique Laurens. Cinque persone sono rimaste leggermente ferite e 33 in totale «colpite», secondo le autorità. Dall’inizio delle operazioni di salvataggio, il lavoro dei soccorritori è stato ostacolato da un persistente incendio sotto le macerie. L’esplosione, «estremamente violenta» secondo Laurens, è avvenuta alle 00:46 di domenica, come testimoniano le telecamere di sorveglianza che l’hanno ripresa. Circa 200 abitanti del quartiere, per un totale di 90 nuclei familiari, hanno dovuto essere evacuati e 50 hanno chiesto il ricollocamento d’urgenza. Le associazioni di genitori e insegnanti della zona e i residenti si sono mobilitati per offrire alloggio, vestiti e aiuto psicologico agli evacuati. Il municipio ha allestito inoltre un centro di accoglienza per le famiglie evacuate e per i parenti dei dispersi. Nel frattempo, le indagini proseguono per determinare la causa dell’esplosione. Tra le ipotesi: una possibile fuga di gas. «Abbiamo sentito subito un forte odore di gas, che è rimasto e che sentiamo ancora stamattina», ha detto all’Afp Savera Mosnier, residente in una strada vicina a Rue de Tivoli, nel quinto arrondissement.


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