L’ultimo pasticcio di Piantedosi: ordina ai poliziotti di Lecce di fare i corsi di acquascooter e poi glieli toglie

Vanno a Gaeta, sempre per disposizione del Viminale. «Una beffa», secondo il sindacato

Il ministero dell’Interno ordina ai poliziotti di Lecce di partecipare ai corsi per l’abilitazione alla guida delle moto d’acqua d’ordinanza. Ma intanto gli acquascooter inviati alla questura nel 2016 se ne vanno a Gaeta. Perché devono finire nelle mani della questura di Latina. Come ha deciso sempre il Viminale. Che però chiede intanto ai poliziotti leccesi di frequentare il 18esimo e il 19esimo corso per conducente di idromoto. «Una beffa che ci lascia l’amaro in bocca e con tante perplessità», protesta il segretario provinciale della Uil Polizia, Salvatore Annesi, con il Corriere del Mezzogiorno. E sempre il sindacato fa sapere che «in provincia di Lecce, i 14 poliziotti già in possesso delle abilitazioni per guidare le motociclette del mare sono stati persino sottoposti, in questi giorni, alle visite mediche ed hanno acquisito le certificazioni di idoneità». L’arrivo dei due mezzi nautici fu annunciato, a suo tempo, con una certa enfasi. Venivano definiti come un «punto di riferimento dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura nella fascia costiera da zero a 500 miglia …», per la possibilità di «intervento d’iniziativa o su richiesta», e di svolgere «attività di polizia giudiziaria e amministrativa …». Ma nonostante le ampie possibilità d’impiego annunciate gli acquascooter durante la scorsa estate sono usciti in mare solo due volte.


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