Papa Francesco, la confessione al telefono sul recente malore: «Avevo perso conoscenza, me la sono vista brutta»

Il Pontefice ha svelato i retroscena del ricovero al Gemelli all’amico Michele Ferri: «Bastavano alcune ore in più e non so se la raccontavo»

Nel lunedì dell’Angelo Papa Francesco ha telefonata per la novantesima volta a Michele Ferri, fratello di Andrea, il commerciante ucciso a Pesaro a colpi di pistola il 3 giugno 2013 da un proprio dipendente a scopo di rapina. Un’amicizia tra il Pontefice e il 52enne che ormai dura da tempo e che Bergoglio ha tenuto a ribadire anche ieri, 10 aprile: «Ancora un po’ e non la raccontavo», ha confidato il Papa a Ferri parlando del malore che lo ha colpito 12 giorni fa. «Avevo perso conoscenza. Me la sono vista veramente brutta», ha spiegato Bergoglio nella telefonata che Ferri ha raccontato al Resto del Carlino di Pesaro, svelando per la prima volta la notizia dello svenimento al momento del suo ricovero al Gemelli di Roma. Il 52enne ha poi spiegato di aver sentito la voce del Papa «squillante e decisa». L’auspicio ora è quello di continuare a ricevere altre telefonate dal Pontefice e di continuare l’amicizia con lui: «Puntiamo a mantenere il nostro dialogo toccando in fretta quota 100», ha detto Ferri. Fin dai primi momenti della tragedia nel 2013 Papa Francesco è sempre stato accanto alla famiglia del commerciante ucciso. Dal giugno di dieci anni fa non ha mai interrotto le sue chiamare della sera, a cadenza regolare, accogliendo i parenti di Andrea Ferri in udienza privata in Vaticano.


«Sono ancora vivo»

«Sono ancora vivo, mi ha detto», racconta ancora Michele Ferri. «Ha esordito così e io stavolta ho sentito una voce in forma, squillante e serena, meglio dell’ultima volta, allora mi era parso un po’ affaticato», aggiunge, riferendosi al 3 gennaio scorso, la data dei suoi 52 anni, che Papa Francesco non aveva dimenticato. «Gli ho detto: “Ci hai fatto prendere un bello spavento!”. Lui mi ha spiegato che era arrivato incosciente in ospedale. “Bastavano alcune ore in più e non so se la raccontavo”», continua. Anche l’uomo ha confidato all’amico Pontefice i dettagli del suo attuale stato di salute e delle terapia che sta seguendo: «E’ per questo che mi ha chiesto come stavo», spiega infine Ferri, «poi ci siano fatti gli auguri di Pasqua».


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