Andrey Medvedev, l’ex combattente del gruppo Wagner fuggito in Norvegia lo scorso gennaio, si trova in stato di fermo in un centro di detenzione a Goteborg, in Svezia. Lo rivela il quotidiano svedese Dagens Nyheter, che ha ricostruito la dinamica dei fatti – risalenti alla scorsa settimana – che hanno portato al fermo dell’ex mercenario. Medvedev, impegnato a combattere in Ucraina per alcuni mesi, aveva disertato l’esercito del Cremlino per fuggire in Norvegia, varcando il confine artico a piedi. Da allora, il 26enne aspetta il parere delle autorità, che devono decidere se approvare la sua richiesta di asilo politico oppure no. La scorsa settimana, il giovane russo ha deciso di unirsi ai tanti norvegesi che si recano in giornata nella vicina Svezia per comprare sigarette a miglior prezzo. Dopo aver perso l’autobus di ritorno, l’ex mercenario russo ha deciso di percorrere il tragitto a piedi. A un certo punto, però, è stato fermato da una volante della polizia svedese, che lo ha portato in un centro di detenzione dell’agenzia per la migrazione. Il suo status di richiedente asilo non gli consente di viaggiare all’estero. «È molto triste per l’intera faccenda. È un malinteso e vuole tornare in Norvegia», ha raccontato al quotidiano locale Brynjulf Risnes, avvocato di Medvedev. «Faceva acquisti e faceva il turista. Non è così strano andare in Svezia per questo motivo perché si sa che lì certe merci costano meno. Ma non aveva capito che i richiedenti asilo in Norvegia non possono andare in Svezia», ha aggiunto il legale. Nei mesi scorsi, l’ex mercenario russo era già stato arrestato in più occasioni per aver partecipato ad alcune risse per strada.
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