Un ritorno di Massimo Giletti in Rai? Salvatore Baiardo: «Non credo, magari si apre un canale YouTube» – Il video

In una diretta TikTok l’ex gelataio vicino ai fratelli Graviano conferma il suo imminente passaggio a Mediaset: «Basta dire che Berlusconi è un delinquente»

«Non so se Massimo Giletti riuscirà a firmare un contratto in Rai. Mi auguro che ci riesca perché è una persona che sa fare il suo lavoro, però nutro dei forti dubbi». Salvatore Baiardo – l’ex gelataio molto vicino ai fratelli Graviano – torna a parlare della recente sospensione di Non è l’arena e lo fa con una nuova diretta sul suo canale TikTok. Ieri il programma di Giletti su La7 è stato sospeso dall’editore Urbano Cairo, che però non ne ha spiegato i motivi. Una delle ipotesi è che il conduttore abbia pagato in nero Baiardo in cambio di alcune sue rivelazioni a Non è l’arena. Fu proprio l’ex gelataio infatti a profetizzare l’arresto di Matteo Messina Denaro e a rivelare che era molto malato. «L’unica cosa per cui mi dispiace della sospensione di Non è l’arena sono le 35 persone che ora sono senza lavoro. Sono persone fantastiche, che si sono messe a disposizione su tutto con una gentilezza e squisitezza che non ho mai trovato altrove», ha aggiunto Baiardo nella sua diretta social.


La difesa di Berlusconi

In merito al suo futuro, Baiardo ha confermato il suo imminente passaggio a Mediaset. «Ve l’avevo annunciato: perché non vado più da Giletti? Perché non c’è più Non è l’arena. Perciò ho preso contatti con Mediaset e adesso vi aggiornerò su quando sarà la prima serata, perché ho molte cose da dire», assicura. E a chi gli chiede un parere sulle indagini a carico di Silvio Berlusconi in relazione alla presunta trattativa Stato-mafia, Baiardo risponde così: «Bisogna smetterla con questa storia per cui Berlusconi è un deliquente. Sono fantasie delle procure che lo tirano in ballo da trent’anni». L’ex gelataio e amico dei fratelli Graviano annuncia che «a giugno ci saranno belle sorprese». Per quanto riguarda il futuro di Giletti, invece, Baiardo aggiunge: «Ormai tutti hanno un canale YouTube. Se non firmerà il contratto con la Rai, magari ne aprirà uno anche lui».


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