Sciopero Trenitalia, ritardi da incubo sull’Alta Velocità. I sindacati: «Adesione oltre l’80%, ora risposte su assunzioni e tutela del personale»

Fino a 220 minuti di ritardo in direzione di Roma. Secondo la società sono stati cancellate 4 Frecce su 10 e due terzi dei treni regionali

Un’adesione bulgara allo sciopero tra i dipendenti di Ferrovie dello Stato-Trenitalia. È quella che rivendicano i sindacati del settore al termine della giornata di agitazione indetta per oggi, venerdì 14 aprile. In un comunicato congiunto, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal Sindacati parlano di «adesioni altissime, in media dell’80% tra equipaggi dei treni, addetti alle sale operative, impiegati e biglietterie con punte fino al 100% in alcune officine della manutenzione». Pur nel pieno rispetto della legge, tutelando la circolazione di treni garantiti, ricordano i sindacati, lo sciopero ha inteso riportare l’attenzione sulla necessità di «un adeguato piano di assunzioni, una migliore programmazione dei turni di lavoro e l’adozione di azioni mirate per contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale». L’altissima adesione allo sciopero di oggi – concludono le sigle sindacali – «dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la fondatezza della vertenza e richiede l’avvio di un confronto urgente».


Corse cancellate e disagi

Numerosi i disagi per i viaggiatori a causa dello sciopero. In direzione di Roma, in serata, i treni dell’alta velocità hanno accumulato sino a 220 minuti di ritardo. Secondo Ferrovie dello Stato, lo sciopero l’agitazione ha portato alla cancellazione di circa 4 corse su 10 dei treni a lunga percorrenza (Frecce e Intercity) e di circa due treni regionali su tre. L’attività informativa del Gruppo, sostiene Fs, ha consentito di «contenere i disagi» dei passeggeri.


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