La vignetta su Salvini col braccio teso, la furia della Lega e la (possibile) revoca del patrocinio: cosa sta succedendo al Torino Comics

L’artista spagnolo si difende: «Il mio compito è far riflettere anche con immagini disturbanti»

Matteo Salvini che fa il saluto romano. Una fascia al braccio con il simbolo dell’Ue e un grande fallo che gli eiacula in faccia. È questa la vignetta che sta sollevando numerose polemiche al Torino Comics, la mostra mercato del fumetto che è iniziata il 14 aprile e finirà oggi, domenica 16. La Regione è andata su tutte le furie e sta valutando di revocare il patrocinio agli organizzatori dell’evento. L’opera incriminata è dell’artista spagnolo Luis Quiles e si trova nella «Zona Rossa» della rassegna, ovvero l’area dedicata al fumetto erotico. «Una schifezza disgustosa. Direi penosa», ha commentato il leader della Lega su Instagram. L’assessora regionale alla Cultura, Vittoria Poggio, e il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Alberto Preioni, parlano di fiducia tradita. «Un patrocinio è un atto di reciproca fiducia. Che è stata tradito nel momento in cui il vicepremier Salvini viene dileggiato in un’opera di assoluta volgarità», dichiarano. «Chi ha avuto la malafede di esporre un’opera del genere ha tradito lo spirito del nostro patrocinio. Se mai avessimo anche solo intuito che una simile tavola volgare e idiota fosse esposta, noi quel patrocinio mai lo avremmo accordato. Valutiamo come ricorrere contro questo gesto vigliacco». D’altronde, a loro dire, l’opera di Quiles «è priva di contenuti, volgare e poco rappresentativa della realtà anche in versione dissacratoria».


L’opera di Luis Quiles esposta al Torino Comics

L’artista si difende: «È il mio compito»

L’artista Luis Quiles non ha intenzione di scusarsi. Ma, anzi, difende quello che è a suo avviso il ruolo dell’artista. «Il mio compito è quello di far riflettere, anche con immagini forti e disturbanti, sui temi attuali», commenta. Evidenzia poi come tutte le sue opere siano una «critica contro estremismi, violenze e strategie della politica europea messe in campo per non gestire il problema dell’immigrazione, molto presente anche in Spagna. Tutte le opere d’arte trattano temi sociali, a favore della libertà di espressione e di scelta». Ma Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera e segretario della Lega in Piemonte, non ci sta e fa da eco ai suoi colleghi, definendo ancora una volta la vignetta «semplicemente disgustosa. Questa non è arte – aggiunge -, o legittimo esercizio di satira o critica politica. È volgarità allo stato puro». Si difendono anche gli organizzatori della rassegna che ci tengono a sottolineare la natura «apolitica e apartitica» del Torino Comics che da sempre «sostiene l’arte in ogni sua forma, valorizzando la libertà di espressione».


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