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La consigliera comunale è «avvenente»: la polemica in Campidoglio tra Pd e FdI

Antonella Melito viene apostrofata così in Aula. E scattano le frizioni

La consigliera del Partito Democratico a Roma Antonella Melito è «avvenente». Così l’ha apostrofata ieri il capogruppo di Forza Italia e Udc in consiglio Marco Di Stefano. Chiedendo un intervento della presidenza dell’aula mentre stava parlando. «Mi dispiace, presidente, che lei non sia intervenuto per interrompere il lungo dialogo tra l’assessore e l’avvenente consigliera Melito», dice. Ma, racconta oggi Il Messaggero, l’aggettivo non è piaciuto alla maggioranza. Il Partito democratico parla di «vergognose dichiarazioni». Per la presidente della commissione capitolina Pari Opportunità, Michela Cicculli (Sinistra civica ecologista), si è trattato di una «mancanza di rispetto per la collega e per ogni donna impegnata in politica che non può in nessun caso essere oggetto di commenti sessisti».


La difesa di FdI

Giovanni Quarzo, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia, ha difeso il collega: «La maggioranza cerca polemiche su fatti irrilevanti». Spiegando che la parola “avvenente” non è una volgarità. E sostenendo che quella del centrosinistra fosse la «difesa d’ufficio di una collega che ha trascorso la mezz’ora in cui ho parlato della proposta di delibera di urbanistica sulle linee guida per l’attuazione delle disposizioni relative agli usi temporanei” delle aree urbane degradate (poi approvato dall’Assemblea, ndr), a dialogare tra gli scranni della Giunta con l’assessore Veloccia».


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