Pd, la conferenza stampa di Elly Schlein: «Il termovalorizzatore di Roma? Una scelta già fatta, voteremo contro l’odg M5s»

Pnrr, lavoro e immigrazione: la segretaria del Nazareno annuncia i punti programmatici della sua opposizione al centrodestra

Una conferenza stampa annunciata 24 ore prima per «fare il punto sulle proposte del nuovo corso del Pd» e organizzare «il lavoro di opposizione al governo delle destre». Elly Schlein si presenta al Nazareno in leggero ritardo rispetto all’orario di convocazione comunicato alle testate. Esordisce subito annunciando la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile che si terranno a Milano. «Abbiamo preparato un ddl sulla memoria di Giacomo Matteotti che porta la prima firma della senatrice Liliana Segre». Fa un passaggio sulla nuova gestione del Partito democratico: «Abbiamo mandato ai territori, ai circoli quasi un milione di euro che deriva dal tesseramento», e ricorda le quasi 20 mila tessere staccate dopo la sua elezione a segretaria. E poi si addentra sui temi annunciati nell’invito alla conferenza stampa: «La nostra preoccupazione è forte per quanto riguarda l’attuazione del Pnrr», afferma Schlein. «Abbiamo chiesto al ministro Raffaele Fitto di venire in Aula, lo aspettiamo. Ma abbiamo l’impressione che si siano persi mesi a discutere della governance del Piano. Serve supporto agli enti locali, che non abbiamo visto esserci da parte del governo Meloni». La segretaria del Pd dice che la preoccupazione scaturisce nella volontà di fare gli interessi per l’Italia, «perché dall’esito del Pnrr non deriva solo il futuro del nostro Paese, ma anche dell’Europa».


Pnrr

Quattro mesi e mezzo «persi» a smantellare le strutture ministeriali che si occupavano dell’attuazione del Piano: questo imputa Schlein all’operazione voluta da Fitto e che ha trovato la sua sintesi nel decreto Pnrr. Secondo tema, quello della «sanità pubblica e universalistica». La leader del Pd lamenta che il governo, in Manovra, non abbia previsto maggiori investimenti per supportare le Regioni nella gestione della sanità. «E non vediamo investimenti nemmeno nel Def. Dopo anni di crescita del fondo per la sanità, adesso, vediamo una contrazione. Su questo fronte continueremo a insistere». Schlein accoglie con favore il fatto che anche le altre forze dell’opposizione siano attive sulla questione della sanità e ravvisa anche una particolare attenzione dei sindacati: «Per questo mi auguro che il governo raccolga l’allarme». Terzo punto, la situazione economica e del lavoro nel nostro Paese. «Facendo i conti a spanne, possiamo dire che nella prossima Manovra serviranno circa 10 miliardi per la conferma del taglio del cuneo, nonostante si sia sostanziato in un impatto molto basso sulle buste paga dei lavoratori. Non sappiamo nulla di ufficiale riguardo al cosiddetto decreto Lavoro che sta preparando il governo. Si profila uno spezzatino del Reddito di cittadinanza».


Lavoro

«È uno strumento che pur migliorabile, ha aiutato a evitare lo scivolamento verso la povertà di un milione in più. Questo governo fa la lotta ai poveri anziché farla alla povertà». Ricorda il lavoro di associazioni come la Caritas affinché vengano introdotte misure per il sostegno. E sottolinea un fatto: «Dal 2024, il governo Meloni taglia del 20% i fondi per il contrasto alla povertà». Schlein si scaglia contro i contratti a termini e lo ricollega alla crisi della natalità: «Non si può vedere il nesso tra denatalità e il lavoro precario e sottopagato di giovani e donne». Sollecita l’esecutivo a fare investimenti anche sulla sicurezza del lavoro: «L’idea di proporre il subappalto a cascata rende più semplice schiacciare le tutele per i lavoratori. Il Codice degli appalti va in direzione contraria». Solleva la questione del decreto «che faccio fatica a chiamare Cutro per rispetto alla strage». Schlein sintetizza così lo scopo del provvedimento in esame al Senato: «Cerca di portare l’Ungheria in Italia». Quello che stanno facendo «è pure peggio dei decreti Sicurezza di Matteo Salvini». Le procedure accelerate di frontiera nascondono alcune insidie pesanti, sostiene, tra cui il trattenimento per mesi delle persone che arrivano negli hotspot, «strutture che non hanno un inquadramento giuridico preciso».

Immigrazione

Finora, negli hotspot, il trattenimento era previsto solo fino all’identificazione, «con questo decreto potranno essere bloccate delle persone fino all’espletamento di tali “procedure accelerate di frontiera”». Per la segretaria, questa modalità avrebbe come effetto quello di non far entrare i migranti nel percorso dell’accoglienza diffusa dei Sai. Sull’abolizione della protezione speciale, «spero che Giorgia Meloni si renda conto di aver detto una bugia, visto che ormai è assodato che almeno in altri 18 Paesi ci sono forme di permessi simili». La segretaria attacca la presidente del Consiglio anche per la dichiarazione di ieri, al Salone del Mobile, sul lavoro femminile: «Secondo me è surreale mettere in contrapposizione la piena inclusione di chi arriva nel nostro Paese e lo sforzo per l’occupazione femminile. È sbagliata la contrapposizione di Meloni». E aggiunge: «Il fatto che per quanto riguarda la presenza di persone straniere nel nostro territorio, i dati ci dicono che danno un contributo significativo alla crescita del nostro Paese. Dai tempi della legge Bossi-Fini, la strategia delle destre nel nostro Paese è scrivere norme che causano irregolarità per poi perseguire politiche securitarie, che però in tutti questi anni non hanno funzionato».

Termovalorizzatore di Roma

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Schlein estende il raggio degli attacchi al centrodestra europeo: «È preoccupante che i Popolari sconfessino i principi fondativi europei per strizzare l’occhio agli istinti della destra più estrema». Tra le questioni sollevate dalla stampa, è quella sul termovalorizzatore a richiedere più tempo per la risposta: «È una scelta che è stata già presa dal Comune di Roma, ed è successo prima del congresso, delle primarie. Mi pare che questo dibattito sia partito dalla fine. A noi interessa accompagnare l’amministrazione in una strategia forte ed efficace su ciò che dovrebbe avvenire prima del termovalorizzatore, quindi un’economia circolare» che va implementata. Schlein afferma che «l’amministrazione di Roma ha ereditato una situazione complessa. Esistono sensibilità diverse nel nostro partito», e promette l’impegno a favorire un confronto nostro con il Comune di Roma, «ma anche con la cittadinanza, per spiegare il come verrà realizzato il termovalorizzatore». Per la segretaria, però, «non è sul terreno delle scelte già fatte che vuole impegnare la nuova segreteria». Detto ciò, Schlein conferma che si tratta di «una transizione, e la strategia del nuovo Pd è quella di abbandonare discariche e inceneritori».

Orsa, Ucraina e gestazione per altri

A una breve domanda sull’orsa catturata in Trentino, «saranno le autorità preposte a decidere quello che accadrà, visto che c’è una sospensiva del Tar». Schlein esprime vicinanza alla famiglia della vittima. Sul sostegno militare all’Ucraina, «non ho percepito differenze rispetto a prima. Abbiamo votato, a febbraio, sostenendo il diritto del popolo ucraino a difendersi», ribadisce Schlein. Che, tuttavia, non condivide l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del Pil per le spese militari, come previsto dai patti Nato e come rivendicato dall’ex ministro della Difesa Dem, Lorenzo Guerini: «Su questo ho sempre avuto molte perplessità», non è una buona idea «legare il conflitto in Ucraina ad un aumento generalizzato delle spese militari. Io sono una federalista europea e pur venendo da cultura pacifista non mi sono mai sottratta al tema di una difesa comune. Ma non è che nel frattempo possiamo vedere un aumento generalizzato di tutti i paesi europei», aggiunge Schlein. Sulla maternità surrogata, la segretaria ribadisce di aver «sempre espresso di essere favorevole alla gestazione per altri, ma non abbiamo inserito questo tema nel programma della mozione in cui ci sono diverse sensibilità. Per questo stimolo un confronto nel partito».

Lollobrigida e ancora termovalorizzatori

«Continueremo a coltivare il dialogo con le altre opposizioni, anche sulla lotta al cambiamento climatico», dice ancora in risposta all’ordine del giorno che presenterà il Movimento 5 stelle sui termovalorizzatori. Ma annuncia il voto contrario al testo che i grillini porteranno domani in Aula. «Ci serve unire le forze sull’attuazione del Pnrr, ma anche su quello che stanno facendo con questo decreto migranti. Il governo sta avanzando in maniera talmente brutale che sarebbe un errore non essere compatti». Sulla sostituzione etnica, «sono parole che ci si aspetta da un suprematista bianco e non da un ministro. Non sono scivoloni, quando ce n’è uno o dopo l’altro da ministri, esponenti della maggioranza, alte cariche dello Stato, diventa uno schema. Non è che io sia felice di rispondere ogni giorno alle bestialità che dicono. A Lollobrigida, che ci accusa di attaccarlo per le parole che usa, faccio una proposta: non dica più bestialità. Vorremmo concentrarci su altro, ma basta che smettano di dire queste bestialità e tentino di riscrivere la storia del nostro Paese».

Segreteria Pd e “questione De Luca”

La segretaria, in chiusura di conferenza, viene interrogata sul vincolo dei due mandati per i presidenti di Regione. Il riferimento a Vincenzo De Luca, governatore della Campania, è esplicito: «Sono piuttosto sfavorevole» al terzo mandato. «Ci siamo confrontati qualche giorno fa in una riunione interna sulle riforme della destra. Nell’ambito di quella discussione è venuto fuori anche l’elemento del terzo mandato. Ci siamo presi qualche giorno per fare sintesi. Anche se il mio orientamento è piuttosto sfavorevole, basato sul fatto che c’è un motivo se è stato inserito un limite ai mandati basato sul fatto che c’è l’elezione diretta del presidente». Parlando del nuovo partito, Schlein premette che il suo Pd non vuole più essere «tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo uscire dall’essere un po’ tutto e il contrario di tutto, perché poi si rischia di non rappresentare più nessuno. Io penso che questa chiarezza aiuti». A proposito della nuova segreteria politica, assicura che «sarà una segreteria politica forte, con pieno coinvolgimento sulle decisioni importanti da prendere. È un metodo che ho sempre mantenuto, è sempre utile condividere le scelte che si assumono, io non ho mai agito diversamente. Sono da sempre allergica ai personalismi e il nostro è l’unico partito non legato a leadership personali».

Il video integrale della conferenza stampa

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