Omicidio della madre di De Caprio, parla il salumiere influencer: «Non me lo spiego: mia madre non apriva a nessuno»

Donato De Caprio racconta a Porta a porta di aver avuto una chiamata dal figlio il giorno in cui è morta sua madre. Il piccolo e una vicina gli dicevano che la donna non stava bene, finché non ha scoperto quel che era successo

Non riesce ancora a darsi una spiegazione Donato De Caprio sui motivi dietro l’omicidio di sua madre Rosa Gigante, trovata morta lo scorso 18 aprile nella sua casa al quartiere Pianura di Napoli. Il salumiere e influencer napoletano ha ricostruito a Porta a porta su Rai1 i momenti drammatici in cui è venuto a sapere della morte di sua madre: «Io stavo lavorando – ha spiegato De Caprio – ho avuto una telefonata da mio figlio che la nonna non si sentiva bene, mio figlio non riusciva a parlare perché è un bambino, e la signora al piano di sotto mi ha detto “vieni a casa che tua mamma non sta bene». A quel punto De Caprio si è precipitato a casa della madre, ma una volta arrivato lì «non ho avuto nemmeno il tempo di vederla, né di entrare perché c’era già la polizia che aveva sbarrato tutto». Per l’omicidio di Rosa Gigante è accusata la vicina di casa Stefania Russolillo, che si trova in carcere dopo essere stata fermata il giorno stesso del delitto. De Caprio ha spiegato a Bruno Vespa di non trovare una spiegazione su come la donna sia riuscita a entrare in casa di sua madre, considerando che la 72enne era molto attenta a chi far entrare in casa: «Mia madre – ha detto De Caprio – apriva solo a me e mia sorella». Stando alle indiscrezioni emerse dalle indagini, Russolillo avrebbe ucciso la vicina di casa colpendola con un oggetto contundente per poi tentare di dare fuoco al cadavere. Un delitto che sarebbe avvenuto dopo una lite scoppiata per il sospetto di Russolillo che la vicina le rubasse la posta. Ma nel corso delle indagini è emersa anche l’ipotesi che la donna fosse gelosa del successo del figlio di Gigante, fino a sospettare che in casa potesse conservare i proventi delle sue attività social. Un’ipotesi però a cui De Caprio dice di non credere.


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