La presidente della Comunità Ebraica di Roma e la lettera di Meloni sul 25 aprile: «L’antifascismo è un valore di tutti»

Ruth Dureghello ha aggiunto che «in questa giornata non ci possono essere ambiguità»

La presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello ha commentato la lettera scritta al Corriere della Sera dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in cui la premier rispondeva alle polemiche sul fascismo. «C’è uno sforzo ogni giorno da parte di tutti per unire perché il 25 aprile è il giorno di tutti – ha affermato Dureghello -. Non ci sono state differenze politiche, differenze di religione, veramente alcun distinguo in chi ha scelto in quei giorni di sacrificare la propria vita per donarci la libertà». E ancora: «Troviamo questo valore di unità, facciamo in modo che non ci sia nessuno che se ne appropri da una parte o dall’altra, non ci sono nostalgie. Si tratta del coraggio e del valore assoluto dell’antifascismo innegabilmente riconosciuto da tutti noi». «In questa giornata – prosegue – non ci possono essere ambiguità. Deve essere netto il messaggio che deve passare senza strumentalizzazioni e senza alcun annacquamento del passato». Affermazioni fatte a Porta San Paolo, a Roma: «Abbiamo appena deposto una corona in questo luogo che è il luogo in cui si ricorda la resistenza delle truppe Alleate che permisero all’Italia di essere liberata dalla oppressione nazifascista e riconquistare la meritata e dignitosa libertà. Proprio grazie al sacrificio di uomini e tante donne che oggi ci riconosciamo ancora nei valori assoluti, imprescindibili, dell’antifascismo e della democrazia che sono a presidio anche del nostro presente». «Sono stati uomini – ha concluso Dureghello – di grande coraggio, che hanno capito e scelto da che parte della storia stare. Oggi a loro la nostra gratitudine e il nostro tributo».


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