Migranti, l’Olanda vieta il rimpatrio in Italia dei richiedenti asilo: «Sono a rischio i diritti umani»

Per il Consiglio di Stato olandese, «rischiano di trovarsi in una situazione in cui non sono soddisfatti i loro bisogni primari, come l’alloggio, il cibo e l’acqua corrente»

La Corte suprema olandese ha stabilito che i Paesi Bassi non potranno rimandare in Italia i richiedenti asilo. Il rischio (concreto) è che finiscano a vivere per strada, violando di fatto i loro diritti umani. «Al momento i richiedenti asilo in Italia rischiano di trovarsi in una situazione in cui non sono soddisfatti i loro bisogni primari più importanti, come l’alloggio, il cibo e l’acqua corrente», ha dichiarato il Consiglio di Stato olandese, citato da Dutch news. La decisione della massima autorità di giustizia amministrativa olandese è stata presa in una causa intentata da due migranti. Il più alto tribunale olandese ha infatti dichiarato che due uomini, uno dei quali aveva fatto richiesta di asilo per tre volte in Italia, non possono essere rimandati indietro in base ai termini dell’accordo di Dublino, che stabilisce che i casi dei rifugiati devono essere valutati nel primo Paese dell’Ue in cui mettono piede. Il ministro dell’Immigrazione olandese, Erik van der Burg – spiega il giornale locale – si era rifiutato di prendere in considerazione le loro richieste e valutato inoltre il loro rimpatrio. «L’Italia è un Paese importante e molte persone arrivano da lì», ha spiegato il ministro. Tuttavia il Consiglio di Stato, intervenuto sulla vicenda, ha messo in guarda i Paesi Bassi sul rischio di violazione dei diritti dei migranti a causa della mancanza di strutture di accoglienza in Italia qualora questi ultimi venissero rimpatriati. In precedenza il tribunale aveva inoltre stabilito che i rifugiati non possono essere rimpatriati in Croazia, Grecia e Malta per ragioni simili. 


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