Coperta la statua «troppo sexy» della sirenetta di Monopoli realizzata dagli studenti. Ma il sindaco assicura che le curve non c’entrano

Nei giorni scorsi, le curve accentuate dell’opera avevano scatenato l’ironia del web

È finita sotto un telone di plastica la statua della sirenetta realizzata a Monopoli. La copertura, però, è arrivata troppo tardi. Nei giorni scorsi le immagini della statua, realizzata dagli studenti di un liceo artistico della città, hanno fatto il giro dei social. A suscitare ilarità, ma anche qualche polemica, sono state le curve piuttosto accentuate della sirenetta. Dopo il clamore mediatico della vicenda, il comune ha deciso di coprire l’opera con un telo di plastica. Un tentativo per fermare le polemiche? Non esattamente. Il sindaco di Monopoli, Angelo Annese, ha spiegato che l’opera è stata coperta solo perché a breve sarà inaugurata la piazza che la ospita, intitolata alla scienziata Rita Levi-Montalcini. «E poi chi lo sa come sono fatte le sirene? Qualcuno ne ha mai vista una? Magari sono proprio come quella rappresentata dagli studenti», ha scherzato il primo cittadino pugliese parlando con il Corriere del Mezzogiorno. Una cosa è certa: nessuno si aspettava che la statua avrebbe creato un tale interesse mediatico. «Probabilmente è la prima volta che mi capita di intervenire in una polemica per un’opera d’arte non ancora inaugurata», ha commentato il consigliere regionale Stefano Lacatena. «Ciò che sta accadendo nella mia Monopoli, intorno alla statua della sirena, ha dell’incredibile. Leggo ovunque sui social commenti di vario tipo: dalle critiche più feroci e “bacchettone” a veri e propri insulti nei confronti dei ragazzi che la hanno realizzata. Cito in parte l’articolo 33 della nostra amata Costituzione: “L’arte e la scienza sono libere”», ha aggiunto Lacatena. Polemiche a parte, la statua sembra aver suscitato più che altro tanta curiosità. Al punto che da quando è stata collocata in piazza a Monopoli, la sirenetta è diventata una delle attrazioni più fotografate dai turisti.


Leggi anche: