La rabbia di Al Bano contro Pupo al “Sanremo” russo: «Non è il momento di fare le star a Mosca. Nella vita servono dei principi»

Silenzio dall’ufficio stampa del cantante di “Gelato al cioccolato”

Sale la rabbia ad Al Bano di fronte alla notizia della partecipazione di Pupo al Festival patriottico del Cremlino, Road to Yalta, considerato il Sanremo russo, previsto per il 2 maggio. «Questa notizia mi lascia perplesso. Non posso rispondere per lui. Non so cosa ci sia dietro e non lo voglio neanche sapere. Sono arrabbiato. Non mi fa piacere sapere che lui andrà lì», dichiara il cantante senza giri di parole a Il Messaggero. Pupo sarà «ospite speciale» tra la giuria della kermesse, che si svolgerà al Palazzo di Stato, arena da 6mila posti costruita all’interno del Cremlino. All’anagrafe Enzo Ghinazzi, Pupo ha deciso in accordo con il suo ufficio stampa di non rilasciare dichiarazioni. Ma la polemica si sta già scaldando per il timore che la scelta del cantante di Gelato al cioccolato possa creare un incidente diplomatico, data l’attuale guerra in Ucraina. Gli obiettivi dello spettacolo, d’altronde, non lasciano spazio a troppe interpretazioni: «Riuniamo artisti stanchi della perfidia degli Stati Uniti con l’obiettivo di rafforzare la vera immagine del soldato-liberatore sovietico».


«Aspetto che intervenga la diplomazia»

Al Bano si dice basito. «Pupo è libero di fare ciò che vuole, indubbiamente. Ma bisogna chiedersi davvero se sia opportuno, in questo momento, andare a fare le star in Russia», commenta il cantante che tra gli anni ’80 e ’90 ha goduto di grande fama nell’Unione Sovietica. Oltre ad essere stato in passato un grande stimatore di Vladimir Putin, finché non ha iniziato l’invasione in Ucraina. Al Bano non ha intenzione di chiamare il collega, ma si dice in attesa di un intervento della diplomazia. Poi ribadisce quanto già detto lo scorso mese: «Quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace: uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca». Al Bano aveva diversi concerti a Mosca e San Pietroburgo lo scorso autunno, ma ha deciso di cancellarli per una questione morale: «Nella vita uno deve avere anche dei principi», dice.


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