I dipendenti la accusano di molestie sessuali: la numero uno del sindacato danese si dimette

Lizette Risgaard è a capo della Confederazione sindacale danese ed è stata denunciata da 8 giovani dipendenti

Scandalo nel sindacato danese. La presidente della Confederazione sindacale danese, Lizette Risgaard si dimette per accuse di molestie sessuali. A capo dell’organizzazione dei lavoratori più rappresentativa sia nel privato che in quello pubblico, era stata la prima donna a essere eletta presidente, nel 2015. Ma ora si trova costretta a gettare la spugna e sui suoi account social spiega: «È stata una delle decisioni più difficili della mia vita. Per me è sempre stato decisivo che il movimento sindacale e la nostra lotta siano in prima linea. Ma ora posso affermare che le informazioni che vengono diffuse da più parti ostacolano quella lotta». La donna è stata denunciata da otto persone più giovani di lei, sui trent’anni. Alcuni avrebbero subito molestie sul posto di lavoro e altri durante una festa. Subito dopo le accuse, diverse associazioni le hanno chiesto di dimettersi. Risgaard viene descritta dalla stampa locale come una donna autoritaria che, appena eletta, ha licenziato subito quattro collaboratori dello staff. Dietro le accuse di molestie sessuali c’è anche chi ritiene possa trattarsi di una manovra politica, data l’influenza che la sindacalista ha sul governo.


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