Blitz della Guardia di Finanza: 11 arresti e 90 indagati per corruzione tra medici e avvocati a Locri

Scoperto un sistema per creare falsi certificati medici per evitare udienze, truffare assicurazioni, o evitare di presentarsi al lavoro

Nuovo blitz della Guardia di Finanza in Calabria. Undici persone sono state arrestate e altre 90 risultano indagate con l’accusa di corruzione e falso in atto pubblico commessi dal pubblico ufficiale. Le autorità Giudiziaria hanno disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un dirigente medico in servizio presso l’ospedale di Locri, gli arresti domiciliari nei confronti di un primario, l’obbligo di firma nei confronti di 3 indagati (tra cui due avvocati), nonché l’interdizione dall’esercizio della professione nei confronti di 5 medici e di 1 avvocato, per 1 anno. Tra i 90 indagati a vario titolo, le cui responsabilità saranno ancora da accertare, figurano medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali. A loro vengono contestati reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022.


L’accusa della Gdf: denaro e altri beni in cambio di falsi certificati medici

Dalle indagini preliminari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri, è emerso un articolato sistema illecito volto al rilascio di falsi certificati medici finalizzati, tra l’altro, a giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di gravi reati, ad accedere a benefici assistenziali non dovuti o a ottenere rimborsi assicurativi non spettanti, inabilità temporanee al servizio ovvero indebiti trasferimenti per motivi di studio e lavoro. Secondo quanto emerso dalle indagini della GdF di Locri, inoltre,  il rilascio da parte di alcuni indagati di certificazioni sanitarie attestanti diagnosi non corrispondenti alla realtà sarebbe avvenuto dietro la pattuizione di somme di denaro o di altre utilità.


Leggi anche: