L’agguato alla discoteca che li aveva respinti, a processo i trapper Baby Gang, Simba La Rue e Rondodasosa

I trapper e la loro crew si sono presentati davanti al locale armati di bastoni e spranghe dopo che gli addetti alla sicurezza non li avevano fatti entrare

Ci sono anche i trapper Baby Gang, Simba La Rue e Rondodasosa tra i sette giovani rinviati a giudizio con l’accusa di minacce aggravate, per i disordini del 12 luglio 2021 davanti alla discoteca di Milano Old Fashion. In quell’occasione Zaccaria Mouhib, ossia Baby Gang, 21 anni, Mattia Barbieri, in arte Rondodasosa, 21 anni, Mohamed Lamine Saida e la loro crew si erano presentati davanti al locale dopo essere stati respinti dagli addetti alla sicurezza e, usando «bottiglie di vetro, bastoni e spranghe», hanno minacciato i buttafuori di «mettere a ferro e fuoco il locale se la domenica successiva fosse stato nuovamente vietato loro l’ingresso». Quella sera Baby gang non poteva neanche trovarsi davanti al locale milanese, visto che su di lui pendeva un Daspo urbano che gli vietava di mettere piede in città. Il trapper è accusato quindi di aver violato il Daspo e di percorre, visto che assieme a Rondodasosa e un altro ragazzo hanno picchiato con calci e pugni una persona fuori dal locale. Simba La Rue, invece, assieme a un altro imputato devono rispondere di danneggiamenti, per aver lanciato pietre contro l’ingresso della discoteca. La prima udienza è fissata per il prossimo 13 dicembre. Baby Gang e Simba La Rue sono imputati anche in altri processi a Milano, tra cui quello della sparatoria della scorsa estate vicino a corso Como.


Foto copertina: ANSA/MATTEO CORNER | Il trapper Simba La Rue


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