Andrea Crisanti è stato il maggiore finanziatore della scalata di Elly Schlein al Pd. Per Bonaccini supporto dai Marcucci

Ecco i dati che emergono dal resoconto dei finanziamenti ai due contendenti alle recenti primarie Pd

È stato il virologo e senatore del Pd Andrea Crisanti il maggiore singolo finanziatore della scalata di Elly Schlein alla guida del Pd. Mentre a sostenere finanziariamente il rivale Stefano Bonaccini è stata fra i primi la famiglia di Andrea Marcucci, che dopo le primarie però ha lasciato il partito. È quanto emerge dal resoconto dei finanziatori dei due comitati promotori delle primarie Pd depositato secondo norma di legge alla tesoreria del Parlamento e consultato da Open. Complessivamente la Schlein ha dichiarato alle Camere 79.158,84 euro di finanziamenti ricevuti, circa la metà dei 158.385 euro dichiarati dal rivale Stefano Bonaccini. Nel caso della vincitrice sono assai pochi i contributi ricevuti, anche perché lei stessa si era autofinanziata in partenza con 22 mila euro, che sono la cifra più rilevante riscossa da entrambi i comitati. Molto più lunga la lista dei finanziatori di Bonaccini anche per piccoli importi (il taglio più comune è stato 500 euro), che è la sola a comprendere piccoli e medi finanziamenti di società (fra cui Conserve Italia, Sintesi e Fingen international).


A guidare la lista dei finanziatori della Schlein c’è appunto Crisanti che in tre versamenti ha donato al comitato per Elly segretaria 6.587 euro. Alle sue spalle Francesco Boccia con 5 mila euro, cifra identica a quella versata da Carmen Palmisano, giovane imprenditrice nell’innovazione tech. Duemila euro sono stati versati fra gli altri da Chiara Braga, Marco Furfaro, Susanna Camusso, Michele Fina, Alberto Losacco e Cecilia D’Elia. A quota mille euro un elenco in cui spiccano i nomi di Michela Di Biase, Dario Franceschini, Andrea Orlando, Laura Boldrini, Nicola Zingaretti, Arturo Scotto, Federico Fornaro, Roberto Morassut e Alessandro Zan. Fra i sostenitori di Bonaccini in testa appunto Andrea Marcucci con il fratello Paolo, che hanno versato 5 mila euro a testa. Dietro con 2.500 euro c’è la TCI comunicazioni Italia, azienda del solito Gianfranco Librandi, che finanzia pure sia Carlo Calenda che Matteo Renzi. Lungo l’elenco di vip Pd (soprattutto donne) che hanno versato però solo 500 euro a testa. Fra questi Simona Malpezzi, Debora Serracchiani, Alessandra Moretti, Anna Ascani, Sandra Zampa, Simona Bonafè, Pina Picierno, Patrizia Toia, Marianna Madia, Piero Fassino, Carlo Cotarelli ed Enrico Borghi, che come Marcucci dopo il risultato delle primarie però se ne è andato dal Pd.


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