Blitz a Piazza Navona, l’ira delle istituzioni contro Ultima Generazione. Gualtieri: «Non è così che si salva l’ambiente». Sangiuliano: «Paghino i danni»

I climattivisti hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella fontana dei Quattro fiumi per lanciare l’allarme sul “futuro nero” che attende l’umanità

«Auspico che il Parlamento approvi quanto prima le nuove norme contro gli eco-vandali». Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo il blitz dei climattivisti di Ultima Generazione che oggi – sabato, 6 maggio – hanno preso di mira la fontana dei Quattro fiumi di Piazza Navona, tingendo di nero le acque che sgorgano dalle sue statue barocche. «Come ho spiegato più volte, questi sono atti contro l’ambiente, che si afferma di voler difendere, perché nella nozione di paesaggio rientra anche quello che di bello in secoli di storia il genio umano ha prodotto. Gli esperti – continua il ministro – parlano di antropizzazione dell’ambiente. Ora, anche in questo caso bisognerà utilizzare tanta acqua per ripulire e sostenere costi per ripristinare lo stato del monumento». E a pagare, per Sangiuliano, «saranno i cittadini italiani, tutti», ha affermato sottolineando inoltre che occorrerà intervenire «con personale specializzato e macchinari costosi». Nel frattempo, la Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, si è immediatamente attivata per valutare l’entità del danno. Duro con gli attivisti anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, secondo il quale «le lotte giuste diventano sbagliate se danneggiano i beni comuni», ha scritto sui social il primo cittadino della Capitale. «Non è mettendo a rischio il patrimonio artistico che si salva l’ambiente». Il significato politico del gesto degli attivisti e, in particolare, quello del colore nero dell’acqua – ottenuto gettandovi dentro carbone vegetale – è stato spiegato dagli stessi ragazzi: «Il nostro futuro è nero come quest’acqua: senza acqua non c’è vita e con l’aumento delle temperature siamo esposti alla siccità, da un lato, e alle alluvioni, dall’altro. Acqua che manca per coltivare il cibo, acqua che cade tutta insieme distruggendo le case», scrive Ultima Generazione nel proprio comunicato stampa.


Gualtieri: «Evitati danni permanenti»

Nonostante l’ira delle Istituzioni per il gesto degli eco-attivisti, Gualtieri ha fatto sapere in serata che i danni «non sono stati permanenti» grazie alla «tempestività dell’intervento della Polizia Locale e di Acea». La polvere lanciata nelle acque della Fontana dei Quattro Fiumi «è rimasta – spiega il primo cittadino – nella parte inferiore della vasca dove lo spesso strato di calcare l’ha protetta, ma se il liquido nero si fosse depositato su altre parti più porose del monumento sarebbero potute rimanere delle tracce con un danno irreparabile. È veramente irresponsabile mettere a rischio in questo modo dei beni inestimabili che sono patrimonio dell’umanità», si legge nella nota. Il costo dell’operazione di ripristino è stato quantificato in circa 5 mila euro, «ma il danno all’immagine – ha aggiunto il sindaco – è assai maggiore e il rischio incalcolabile. Ribadisco il mio appello a manifestare il proprio pensiero in forme diverse…».


Leggi anche: