Eurovision, l’anticipazione di Marco Mengoni: «Sul palco lancerò un messaggio contro la guerra»

A 10 anni dalla sua prima partecipazione all’Eurofestival, il cantante di “Due Vite” racconta cosa significa tornare sul palco

«Un urlo di pace». Data la guerra in Ucraina ancora in corso, Marco Mengoni vuole lanciare un messaggio di pace dal palco dell’Eurovision. È quanto il cantante ci tiene a sottolineare a più riprese durante la conferenza stampa in vista della sua partecipazione a questa edizione dell’Eurofestival. Che si sarebbe dovuta svolgere in Ucraina dopo il successo della Kalush Orchestra lo scorso anno, e che invece sarà a Liverpool da domani, 9 maggio. «Mi sarebbe piaciuto andare a Kiev perché avrebbe voluto dire che la guerra era finita. Ma penso che essere uniti qui stia comunque a significare la volontà di mandare un messaggio di pace. Io sono contrario a qualsiasi guerra in atto nel mondo», racconta il cantante vincitore del Festival di Sanremo 2023 con Due Vite, brano che in queste ore è stato certificato triplo platino. È suo l’onore di portare la bandiera italiana al più grande evento di musica dal vivo al mondo e di questo si dice «orgoglioso». Al countdown per la sua esibizione  all’Arena di Liverpool, si presenta sereno: «Mi voglio divertire e godermi l’atmosfera dell’Eurovision con lo spirito giusto, vivendo ogni singolo momento di questa nuova avventura, portando su quel palco tutto me stesso. Poi non vedo l’ora di incontrare artisti di tutto il mondo e scoprire sonorità nuove».


Il ritorno 10 anni dopo

Quello dell’Eurovision è un palco già battuto per il cantante di Ronciglione. Già nel 2013 partecipò al festival, che in quell’anno si tenne a Malmö in Svezia, con L’essenziale. «Ho imparato meglio l’inglese», rivela con il sorriso Mengoni. «E rispetto a dieci anni fa mi sto divertendo di più. La sto vivendo meglio, con meno pressione e più voglia di godermela. Ora c’è più esperienza e so gestire meglio l’emotività», fa sapere. E con lo stesso atteggiamento che lo ha caratterizzato all’ultimo Sanremo, spiega che del voto gli interessa solo fino a un certo punto. «La gara è qualcosa che considero un po’ in maniera negativa, mentre cantare non lo è mai», chiosa.


La scelta (e i dubbi) della canzone

Dopo Sanremo era incerto se debuttare all’Eurovision con lo stesso brano che lo ha portato alla vittoria sul palco di Amadeus o se sceglierne un altro. Ma alla fine Due Vite ha avuto la meglio. «Ho scelto questo perché voglio portare me stesso su quel palco e questo brano è una riflessione a cui tengo molto. Mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio», spiega il cantante. «È un viaggio intimo, un invito rivolto a tutti noi ad accettare quello che la vita ci offre perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti e rimpianti», prosegue. «Da quel palco voglio anche dire alle persone di non perdere tempo, perché è poco e spesso lo dimentichiamo».

Curiosità sulla performance dell’Eurovision

Le prove eseguite dal cantante in questi giorni ci rivelano come assieme a lui sul palco – dove indosserà un outfit di Atelier Versace – si vedranno due figure stagliarsi sullo sfondo. Due persone che si muoveranno su due scale speculari. Si tratta di due performer che racconteranno con il corpo il messaggio di Due Vite, mettendo in scena «tutte le nostre sfaccettature, quelle più libere che sperimentiamo nell’inconscio e quelle più razionalmente frenate della nostra quotidianità». Per rappresentare tutto questo Mengoni ha scelto Yoann Bourgeois, artista di fama internazionale (di cui Mengoni è grande fan) che ha collaborato con grandi nomi, come Harry Styles, Pink, o i Coldplay. Mancano pochissimi giorni all’inizio dell’Eurovision e il nostro artista non vede l’ora di tornare su quel palco. Un’occasione che lo aiuterà anche ad allargare il suo pubblico in vista di un tour europeo di otto date che toccherà Spagna, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Austria e Svizzera.

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