Caro-affitti, Valditara accusa le amministrazioni di centrosinistra. I sindaci fanno fronte comune: «Una vergogna»

La repliche di Sala, Lepore, Nardella e Gualtieri alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del merito

Lo scontro e la protesta sul rincari degli affitti per gli alloggi studenteschi si fa sempre più politico. Dopo le critiche mosse dalla segretaria del Pd Elly Schlein e dal M5s al governo Meloni sul mancato rifinanziamento da parte del governo dei 250 milioni annui del Fondo contro il caro affitti, quest’oggi sul tema è intervenuto il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, che ha dichiarato: «Credo che il problema del caro affitti sia grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra. Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso». Subito dopo le dichiarazioni del ministro, sono arrivate le repliche da parte di diversi sindaci del centrosinistra.


Sala: «Spero sia solo una battuta, peraltro uscita male»

Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha commentato le parole del ministro dell’Istruzione: «Qui ci sono due possibilità, o quella del ministro Valditara è una battuta, peraltro riuscita male, oppure è frutto di una riflessione. Se la sua frase è frutto di una riflessione profonda, credo che con questa affermazione il ministro illumini il Paese rispetto a quello che lui è. E non aggiungo altro per non rovinare il clima di armonia che ho registrato oggi». E il primo cittadino del capoluogo lombardo ha concluso con una contro-battuta: «Se quella di Valditara è una battuta, rispondo con una battuta: magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra che non di centrodestra, perché accolgono la loro complessità e le loro problematiche».


Lepore: «Sarebbe bene che il ministro si mettesse a lavorare»

Il primo cittadino di Bologna, commentando le parole di Valditara ha osservato: «Per essere il ministro del Merito è abbastanza disinformato: il diritto allo studio è competenza delle Regioni e dello Stato, come ministro sarebbe bene che si mettesse a lavorare invece di dichiarare, visto che è ministro da un po’. Il governo è molto indietro nel dare una risposta, c’è bisogno di risorse sul diritto allo studio e serve un piano casa nazionale». E Lepore ha poi aggiunto che «se si vuole dare un sollievo alle famiglie bisogna partire dalle case gli alloggi nelle città italiane si trovano per gli studenti, ma hanno costi molto alti», ricordando poi il «piano che prevede la realizzazione di 10 mila alloggi in 10 anni, con investimenti da 200 milioni di euro per l’abitare in città, accogliendo studenti da tutta Italia». Commentando invece le proteste degli studenti il sindaco di Bologna ha concluso: «Credo che chi oggi pone la questione del diritto allo studio nelle città italiane ponga una questione giusta: la politica deve rispondere con azioni concrete, sarebbe bene che il governo invece che irridere chi protesta si assumesse le sue responsabilità».

Nardella: «Il governo ha azzerato il fondo nazionale affitti»

In un tweet, anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha replicato alle parole del ministro dell’Istruzione: «Valditara scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna».

Gualtieri: «Scaricabarile penoso»

Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha replicato alle parole del ministro Valditata: «È uno scaricabarile penoso, vorrei evitare di scadere a un livello così basso. Tutte le istituzioni dovrebbero fare la loro parte e affrontare questo problema. Tra l’altro gli studentati non sono nemmeno competenza dei Comuni». E il primo cittadino della Capitale ha proseguito: «Se facciamo il balletto della propaganda politica mentre gli studenti stanno con le tende e hanno il caro-affitti non è un bello spettacolo e io mi sottraggo a questo teatrino». Gualtieri quest’oggi ha incontrato alla Sapienza gli studenti accampati contro il caro-affitti: «Sono venuto qui subito per manifestare solidarietà agli studenti, siamo pronti a sederci al tavolo con la Regione Lazio e gli atenei per trovare una soluzione a un problema che va avanti da decenni, serve una risposta coordinata di tutti i soggetti coinvolti». E il sindaco di Roma ha osservato che «per i giovani servono politiche mirate: Roma è la città universitaria più grande di Italia, ma non ha al momento politiche pubbliche adeguate, con un numero di residenze destinate agli studenti ancora troppo basso. Si tratta di un problema strutturale e quella degli affitti elevati per gli studenti è una faccia di una questione più grande, quella della casa, per questo stiamo lavorando a un piano casa per ripatrimonializzare Roma e realizzare più case popolari, oggi del tutto insufficienti».

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