Sicurezza a Milano, Piantedosi: «Nessuna emergenza ma arriveranno altri 430 agenti». Fontana lo smentisce

I reati in stazione centrale sono diminuiti del 39% ma per il presidente della Lombardia non è abbastanza: «Non è un buon risultato»

«Non esiste un’emergenza sicurezza a Milano, come in Italia non esiste un’emergenza sicurezza, ma un tema». È quanto sostiene il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo alla presentazione del progetto di riqualificazione della Caserma Garibaldi a Milano, che ospiterà gli spazi dell’Università Cattolica. «Tra emergenza e tema c’è il passaggio che esiste tra la verificazione e gli accadimenti e quello che fanno le pubbliche amministrazioni». Ciononostante l’esponente di governo ha voluto «dare un segnale di presenza» al capoluogo lombardo, sempre più al centro delle cronache per i reati che avvengono, e «più specificamente intorno alla stazione». Il ministro riporta alcuni dati e li paragoni con gli anni passati: «In base ai dati in stazione Centrale rispetto al 2019 i reati come furti, rapine, lesioni personali e violenza sessuale sono calati del 39%». Ma il presidente della Lombardia Attilio Fontana non è contento, non è ancora abbastanza. «Se ritiene che sia un buon risultato, andiamo avanti così. Io dico di no», ragiona il governatore, «la sicurezza è un problema, chiamarla emergenza conta poco, l’importante è risolverla. Anche nella percezione che devono avere i nostri cittadini».


Agenti in arrivo

Ma Piantedosi ci ha tenuto a puntualizzare: «Noi non diamo importanza esclusivamente al dato statistico. È evidente che esiste un problema di percezione di insicurezza e a questo prestiamo grande attenzione». Al termine del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza a Milano, Piantedosi ha spiegato che «tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri arriviamo a 430 nuove immissioni nel 2023». Il ministro ha precisato che, facendo la differenza con le fuoriuscite, si avranno 250 agenti in più sul territorio. Soddisfatto Beppe Sala che ringrazia Piantedosi «per essersi sempre speso su questa questione dall’inizio del suo mandato. In termini di compattezza istituzionale nulla da dire».


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