Via libera ai 660 milioni di euro previsti dai fondi del Pnrr per combattere il caro affitti denunciato da giorni con forza, con proteste in diverse città d’Italia, dagli studenti universitari. Il Consiglio dei ministri riunitosi oggi ha infatti deliberato la presentazione di due emendamenti al cosiddetto “decreto Pa” per consentire lo sblocco dei fondi cofinanziati dall’Ue il cui impegno era previsto già nel 2022. Il primo di essi – spiega in una nota Palazzo Chigi – mira ad assicurare «l’immediata operatività» degli incentivi per un ammontare di 660 milioni di euro destinati «all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore». Il testo del decreto viene anche modificato per assicurarsi, a seguito di interlocuzioni con la Commissione europea, che tali misure non trovino ostacoli rispetto alle norme europee sugli aiuti di Stato. Il secondo degli emendamenti al decreto approvati oggi in Cdm riguarda invece un’altra materia, ossia la promozione della parità di genere nel settore degli appalti pubblici.
Leggi anche:
- Caro affitti? «Presenza di fondi internazionali e timidezza della politica nell’intervenire con norme rigide, ecco come salgono i prezzi nelle città italiane» – La videointervista
- Caro affitti per gli studenti, la ricetta di Calenda: il “bonus” da 400 euro al mese
- «Studiate anziché fare il campeggio», il consigliere di Sangiuliano travolto sui social: spunta la vecchia intervista da studente “mantenuto”
- Lo scrittore Jonathan Bazzi: «A Milano ho vissuto in scantinati senza luce e pieni di muffa e insetti. Chi protesta ha ragione»
- La ministra Bernini: «Daremo le case inutilizzate agli studenti»
- Caro affitti, nervi tesi nel governo. Bernini striglia Valditara: «L’attacco ai sindaci di centrosinistra? Polemica inutile: serve dialogo»
- Camere d’hotel agli studenti che non trovano casa. L’idea di due imprenditori a Padova: quanto costerebbe una stanza