Il capo della Wagner Prigozhin «sta disturbando seriamente il Cremlino». E lui invita Shoigu a Bakhmut

Un think tank Usa: sta superando la linea rossa

Il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin starebbe «disturbando seriamente i vertici» di Mosca. A dirlo è il think-tank statunitense Institute for the study of war nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina, confermando di fatto l’indiscrezione del sito indipendente russo Meduza che nei giorni scorsi aveva sottolineato come il leader del gruppo paramilitare della Federazione russa starebbe superando «una linea rossa». Secondo le fonti (anonime) del Cremlino, citate da Isw, l’escalation delle dichiarazioni di Prigozhin è probabilmente il risultato della sua incapacità di rispettare una scadenza non specificata per la cattura di Bakhmut. Il mercenario starebbe, infatti, incolpando le unità militari del ministero della Difesa per evitare di assumersi la responsabilità di non aver rispettato la sua «promessa personale» di catturare la città ucraina. Per il think-tank Usa, inoltre,  Prigozhin starebbe perdendo i contatti con uno dei suoi protettori, ovvero il miliardario russo e “banchiere personale” di Vladimir Putin, Yuriy Kovalchuk.


L’invito al ministro Difesa russo a Bakhmut

Mentre continua a salire la tensione a Bakhmut, nell’Est dell’Ucraina, ora epicentro dei combattimenti, il capo della milizia Wagner ha invitato il ministero della Difesa russo, Sergei Shoigu, a recarsi personalmente nella zona per «valutare la situazione». A riportare la notizia è il media indipendente bielorusso Nexta che su Twitter ha pubblicato la lettera di Prigozhin a Shoigu, datata 11 maggio.


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