Ucraina, l’esercito di Kiev guadagna terreno a Bakhmut: ferito un parlamentare russo nel Donbass

Sesto attacco aereo sulla capitale ucraina da inizio mese. Popko: «Non si registrano danni o feriti»

Nel giorno della visita lampo di Volodymyr Zelensky a Roma, la controffensiva di Kiev prosegue a piccoli passi. Gli analisti dell’Institute for the Study of War (Isw) scrivono che «le forze ucraine hanno guadagnato terreno a nord-ovest di Bakhmut in contrattacchi localizzati». Una ricostruzione che confermerebbe quanto detto ieri dal capo dei mercenari del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, secondo cui l’esercito russo è in fuga dalla città. In un video condiviso dall’Isw si vedono truppe del Cremlino fuggire dal fuoco dell’artiglieria ucraina sulla riva meridionale del bacino idrico di Berkhivske, a circa 4 km a nord-ovest di Bakhmut, divenuto uno dei fronti più caldi del conflitto. Oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Al centro del colloquio il tema degli aiuti militari di cui necessita l’esercito di Kiev per la controffensiva. Nel corso della telefonata, Blinken ha confermato l’impegno preso dal presidente Joe Biden di «sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario».


Nuovo raid aereo su Kiev

Sotto attacco anche Kiev, dove il capo dell’amministrazione militare della città, Serhiy Popko, ha riferito di un nuovo attacco aereo avvenuto questa notte, il sesto dall’inizio di maggio. «Questa volta il nemico ha lanciato un attacco utilizzando solo veicoli aerei senza pilota. Durante l’ultimo allarme aereo, durato 2 ore e mezza a Kiev, nello spazio aereo in direzione della capitale sono state rilevate munizioni iraniane “Shahed”. Tutti i droni nemici che si stavano muovendo verso Kiev sono stati distrutti con successo. Nella capitale non si registrano danni o feriti», ha fatto sapere Popko. Nel frattempo, lo scontro tra gli eserciti di Kiev e del Cremlino prosegue anche in altre aree del Paese. L’amministrazione militare della regione di Khmelnytsky, nell’Ucraina occidentale, ha riferito che i russi hanno «colpito nella notte alcune infrastrutture critiche» e ha esortato i residenti a «rimanere nei rifugi» e «mantenere la calma». Lo riportano i media ucraini, Kyiv Independent e Ukrinform, precisando che intorno alle 3 del mattino sono scattati gli allarmi per i raid aerei russi.


Ferito un deputato russo nel Donbass

A Lugansk, nel Donbass, il primo vicepresidente della Commissione per gli affari interetnici del parlamento russo, Viktor Vodolatsky, è stato ferito a seguito di un bombardamento da parte dell’esercito ucraino. «A seguito dell’attacco missilistico sulla città di Lugansk – riferisce l’agenzia di stampa russa Tass – sei bambini e il deputato della Duma di Stato Viktor Vodolatsky sono rimasti feriti». A confermare l’accaduto è lo stesso deputato, che racconta: «Durante il salvataggio di alcune persone si è verificato un crollo della muratura, che mi ha danneggiato il viso, le braccia, le gambe. Ma questo non è stato fatale: le ferite guariranno».

Credits foto: EPA/Maria Senovilla

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