Il comizio del capo ultras davanti ai giocatori del Milan e Pioli, i sospetti della procura Figc sulle minacce – Il video

Secondo l’allenatore rossonero, il capo ultras ha solo spronato i giocatori a impegnarsi per il derby di ritorno in Champions

La scena surreale dei calciatori del Milan, compreso l’allenatore Stefano Pioli, a testa bassa mentre un capo ultras sembra rimproverarli è finita sul tavolo del giudice sportivo. Dopo la sconfitta per 2-0 contro lo Spezia, i rossoneri sono andati a bordo campo convocati dai tifosi, in un gesto che all’esterno è apparso come un dover rendere conto della pessima prestazione. «Ci hanno spronato a dare il massimo – ha provato a spiegare Pioli – perché il derby di ritorno è una sfida impotante». Spiegazioni però che potrebbero non bastare alla procura Figc, impegnata nella verifica di quel che il capo ultras ha urlato ai giocatori milanisti, sospettando che possano essere volate anche minacce oltre ai prevedibili incitamenti per i prossimi impegni di Champions. Il Milan potrebbe aver violato la norma del Codice di giustizia sportiva della Figc secondo cui sono vietate le cosiddette «gogne pubbliche» a cui troppo spesso i calciatori si sottopongono dopo una sconfitta o nei periodo di crisi per compiacere i gruppi più estremi delle tifoserie.


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