Luciana Littizzetto e l’addio forzato alla Rai: «In tv non si può più sperimentare». L’assist alla Gialappa’s: «Ci vedremo tutti alla Nove»

La comica torinese parla per la prima volta del trasloco del programma con Fabio Fazio. E “omaggia” a modo suo Matteo Salvini…

«Ma pensa te! In televisione non si può più sperimentare». È nel segno della consueta ironia, ma tranchant, il primo commento di Luciana Littizzetto dopo l’addio “forzato” alla Rai dato insieme a Fabio Fazio visto il mancato rinnovo del loro contratto. Ospite della prima giornata del Salone del libro di Torino al fianco dei vecchi amici della Gialappa’s Band, la comica ha messo il cappello a modo suo sui loro destini incrociati. «E così succede che i Gialappi iniziano domenica il programma su Tv8 e io sulla Nove. Tiè». Ride e scherza la mattatrice torinese, ma non nasconde la sua amarezza. Soprattutto quando, rivolgendosi alla Gialappa’s, dice: «Preparatevi al politicamente corretto. Ormai quando scrivi sai qual è il tariffario delle polemiche che ti travolgeranno. Il comico non è politicamente corretto altrimenti non fa ridere. Ed è per questo che ci vedremo tutti alla Nove». Poi la comica torinese chiarisce il suo pensiero “di contesto” sulla faccenda: «In televisione non si può più sperimentare», è il giudizio. Ma almeno quanto l’addio ha fatto discutere nei giorni scorsi la “rivendicazione” pressoché istantanea dell’uscita dalla Rai della coppia del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini. «Belli ciao», aveva scritto il ministro in un tweet di commento alla notizia. Un’uscita su cui Littizzetto è caustica: «Pensa te: “Belli ciao” da un vicepresidente del consiglio!». E se il leader del Carroccio volesse venire lui stesso, prima o poi, al programma che sta per traslocare da Rai3 alla Nove?: «Ma va’, a Che Tempo Salvini non viene, – assicura Littizzetto – La busta gliel’hanno consegnata tante volte ma non viene».


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