Roma, l’indagine sull’incidente tra Ciro Immobile e il tram chiusa senza colpevoli

Secondo i vigili non è possibile stabilire le responsabilità

L’indagine sull’incidente tra la vettura del capitano della Lazio Ciro Immobile e il tram a Ponte Matteotti si chiude senza colpevoli. I vigili urbani dicono che è impossibile accertare le responsabilità individuali. E quindi, in assenza di denunce di parte, del caso si occuperanno le assicurazioni. Il giocatore della Lazio aveva accusato il conducente di essere passato con il semaforo rosso: «Il semaforo era verde e non mi sono distratto. Altrimenti non sarei riuscito a sterzare frenando immediatamente». Il conducente Atac sostiene l’opposto: «Ricordo di aver superato il semaforo col verde e l’auto che sopraggiungeva a grande velocità». La stessa dinamica a grandi linee era stata confermata anche dai passeggeri del 19, ascoltati come testimoni.


I tre testimoni

I tre testimoni arrivati a deporre nella sede dei vigili del gruppo Prati a due giorni dall’incidente invece non sono stati presi in considerazione. Perché la loro versione avrebbe confermato in parte il racconto del calciatore della Lazio. Ma è stato impossibile accertare la loro presenza sul posto la mattina dello scontro. Qualche tempo fa il video di un taxista aveva chiamato in causa il semaforo. Che sembrava vittima di un’avaria. Ma le successive indagini hanno smentito la possibilità. In più, siccome di denunce non ne sono arrivate, non è stato possibile sottoporre a perizia il 19 e la Land Rover del calciatore. Adesso saranno le assicurazioni a dover trovare un accordo.


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