Meloni lascia in anticipo il Giappone: «Devo tornare a occuparmi dell’Emilia-Romagna». L’annuncio sul G7: «Il vertice 2024 in Puglia» – Il video

La premier traccia il bilancio del summit in conferenza stampa: sostegno all’Ucraina e confronti con gli Alleati, ma non sul memorandum Italia-Cina

«L’Ucraina sa di poter contare sul sostegno italiano a 360 gradi. In questi due giorni abbiamo portato il nostro punto di vista»: così la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dal Giappone, a Hiroshima, dove si trova in occasione del vertice del G7. Ancora per poco: «Ho bisogno di tornare in Italia per vedere quel che accade in Emilia, la mia coscienza me lo impone e l’ho spiegato anche agli altri leader. Mi serve il tempo per organizzare al meglio il Cdm e i provvedimenti che saranno approvati nella giornata di martedì», ha spiegato, riferendosi alle alluvioni che stanno devastando la regione. «Chiaramente – ha specificato la premier – dovremo stanziare le risorse per l’emergenza, per quelle della ricostruzione dobbiamo aspettare di capire di più parlando con le persone. Preghiamo che questo disastro si fermi. Perché altrimenti è difficile. Poi le risorse le troviamo come le abbiamo sempre trovate». A questo proposito, molta disponibilità avrebbero dimostrato dai leader internazionali, «quelli presenti al G7 e non solo: dagli Emirati all’Austria. Grande disponibilità anche da Biden all’Ue. Non grazie a me ma al ruolo dell’Italia».


Meloni coglie anche l’occasione per smentire i retroscena circolati negli ultimi giorni in merito a presunte pressioni degli Usa sul destino del memorandum Italia-Cina sulla Via della Seta firmato dal Governo Conte I: «Mai citato questo tema con gli alleati. Gli attori chiave sono il Parlamento e le forze politiche italiane. Vero, l’Italia è l’unica nazione del G7 che ha fatto memorandum con Cina, ma non certo il Paese europeo o del G7 più vicino ad essa. È una valutazione che dobbiamo ancora aprire e non lo abbiamo fatto qui».


Guardando al 2024

Nel ringraziare il premier Fumio Kishida, facendogli i complimenti «anche per la lucidità con cui ha esteso i temi dei dibattiti affrontati in questi giorni», la premier ha ricordato che il prossimo anno il vertice sarà ospitato dall’Italia, verosimilmente dopo la metà di giugno. Ha precisato anche dove: «Abbiamo scelto la Puglia perché ha un significato simbolico: nel corso dei secoli ha svolto la funzione di ponte tra Occidente e Oriente, è una terra simbolo dell’abbraccio tra i due mondi che ci permette di superare la narrazione spinta dalla propaganda avversaria». E ancora: «Ho anticipato agli altri leader le nostre priorità. Sull’Ucraina, vogliamo il rispetto delle regole internazionali. Sicurezza energetica, le migrazioni e l’attenzione all’Africa su cui c’è stata colpevole dimenticanza».

Ucraina e AI

Domani, intanto, i leader e i partner invitati incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il conflitto in atto, ha spiegato Meloni, è stato infatti al centro delle discussioni, così come «le conseguenze che genera per la nostra società, e gli errori commessi in passato». Ma non l’unico: «Abbiamo parlato anche della coercizione economica, dei rapporti con il Sud globale, di come superare la narrativa di un Occidente contro il resto del mondo».

E ancora: «Abbiamo parlato di Intelligenza Artificiale, un tema legato alla democrazia: il progresso sta correndo più veloce di noi, e corriamo un rischio sottovalutandolo. Il progresso non serve più a ottimizzare le capacità umane, ma a sostituirle. Le democrazie rischiano di indebolirsi per questo». Ampio spazio è stato riservato, ha inoltre aggiunto, a «molte crisi in atto»: «Serve cooperazione. Noi a differenza di altri abbiamo economie liberali, lasciamo qualcosa nel territorio, penso alla diga italiana in Etiopia. Gli altri si muovono in modo diverso: la sfida è aiutare gli africani ad usare le loro risorse. Stiamo cercando di trovare una soluzione positiva all’intesa tra Tunisia e Fmi».

L’incontro con Macron

Durante il vertice del G7 a Hiroshima Meloni ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e prima del leader di Kiev, la presidente del Consiglio si è intrattenuta anche con il presidente francese Emmanuel Macron. Un colloquio che, racconta la premier, «è andato bene come sempre: siamo concreti al di là delle cose in campagna elettorale che ciascuno di noi ha. Siamo due Paesi vicini su moltissimi dossier. Il prossimo Consiglio Ue deve agire subito sulla Tunisia e c’è piena disponibilità a dare una mano non tanto all’Italia ma all’Europa di cui siamo la frontiera». Zelensky e Meloni si erano incontrati sabato scorso a Roma, nell’ambito del giro delle capitali europee del leader ucraino. Prima di arrivare in Giappone, il presidente dell’Ucraina aveva definito quelli del G7 degli «importanti incontri con partner e amici dell’Ucraina». Aveva invocato «sicurezza e cooperazione rafforzata per la nostra vittoria», e annunciato che «oggi la pace diventerà più vicina».

La solidarietà dei leader per l’Emilia Romagna

Dopo gli incontri tenuti nella prima metà della mattinata, la premier ha voluto esprimere la propria gratitudine nei confronti dei leader che hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dell’Italia per le alluvioni che stanno devastando l’Emilia Romagna. «Desidero ringraziare i leader del G7 e i partner di più Nazioni che in queste ore stanno esprimendo parole di solidarietà all’Italia e alle popolazioni colpite dall’alluvione», scrive Meloni su Twitter. «La vostra vicinanza è un segno tangibile della nostra coesione nei difficili momenti. Grazie».

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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