Zelensky a Roma, la conferenza stampa con Meloni. La premier: «Scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina»

Il presidente ucraino ha invitato in Ucraina «tutti i leader politici italiani». E ha aggiunto: «quando vedrete quello che ha fatto una sola persona, quello che ha fatto Putin, capirete perché noi ci opponiamo a questo male»

Prima di lasciare lo Stato italiano e varcare le mura vaticane, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la padrona di casa Giorgia Meloni hanno partecipato a un confronto con la stampa. Sala dei Galeoni, primo piano di Palazzo Chigi. L’incontro tra i due è durato 70 minuti. Poi, alle 14.15, c’è stato il pranzo di lavoro, allargato a tutti i membri delle delegazioni. Infine, Zelensky e Meloni si sono presentati ai giornalisti con leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia, intorno le 15.30. «Sono felice che Zelensky, un amico, sia qui», ha esordito Meloni. «Il ritmo che abbiamo impresso alle relazioni tra Italia e Ucraina testimonia un rapporto che è importante per le nostre Nazioni, ma per la comunità internazionale nel suo complesso e per tutti i popoli che amano la libertà. Noi scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina». Rinnovando l’appello a Mosca a fermare l’invasione e a ritirare tutte le truppe dal territorio ucraino, la presidente del Consiglio ha sottolineato: «Alla pace non si può arrivare con la resa. Sarebbe ingiusto e pericoloso per l’Europa, un precedente gravissimo per tutto il mondo». Poi ha spiegato che l’Italia darà il suo contributo ai negoziati di pace quando e nella misura che Kiev riterrà giusta. «Totale sostegno anche per facilitare la progressiva adesione di Kiev all’Unione europea».


«Sono convinta che l’Ucraina vincerà e risorgerà più forte di prima. Faremo tutto ciò che possiamo affinché possa riuscire in questo obiettivo. Il popolo ucraino ha scelto di combattere perché crede nel suo futuro. Noi guardiamo anche oltre: pensiamo già da ora a una Nazione libera e ricostruita, in ogni sua scuola, in ogni suo ospedale. Voglio infine esprimere il sostegno e l’apprezzamento del governo italiano per l’impegno della Santa Sede. Siamo contenti che Zelensky incontrerà Papa Francesco. L’Italia c’è, viva l’Ucraina, viva l’Italia». Il presidente ucraino, quando ha preso la parola dopo Meloni, ha ringraziato direttamente «Giorgia per il suo sostegno personale». Ha rivolto un messaggio di gratitudine anche agli italiani che hanno accolto i cittadini ucraina in fuga dalla guerra. «La guerra è sul nostro territorio, ma noi abbiamo scelto la pace. Grazie per l’assistenza che ci date per difendere le famiglie ucraine, le case dei nostri civili e le vite dei nostri militari. Forse qualcuno non ha visto cos’è l’aggressione russa». Zelensky, in felpa nera e pantalone verde militare, ha anche rivolto un pensiero a Mario Draghi che, quando era presidente del Consiglio, aveva visitato l’Ucraina ed espresso un sostegno che continua con l’esecutivo attuale.


Con la delegazione italiana, «abbiamo discusso della difesa sul campo militare e della difesa dei nostri cieli», ha aggiunto Zelensky. Che ha chiesto il ritorno di tutti i bambini e adulti ucraini deportati in Russia. «Migliaia di bambini rapiti e portati sul territorio dell’aggressore: oltre 19.300 bambini sottratti da Mosca». Il numero di bambini deportati potrebbe aumentare: «Almeno 200 mila sono i bambini che si trovano nei territori occupati. Sappiamo che non solo il governo russo separa i minori dai propri genitori, ma insegna loro a odiare l’Ucraina». Ricostruzione, adesione all’Unione europea e ingresso nella Nato sono stati gli altri punti sollevati da Zelensky. Il quale ha invitato «tutti i leader politici italiani e i rappresentanti della società civile di visitare» il suo Paese, «perché quando vedrete quello che ha fatto una sola persona, quello che ha fatto Putin, capirete perché noi ci opponiamo a questo male». Il leader ucraino ha ringraziato anche i cittadini romani per il numero di bandiere gialloazzurre che sono state esposte in giro per la Capitale.

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