Juve fuori dall’Europa? L’impatto potrebbe colpire anche Torino: «Il turismo dei tifosi vale il doppio di quello del Salone del Libro»

Dopo la penalizzazione di 10 punti, la decisione della Uefa potrebbe impattare non solo sul campo, ma anche sul sul tessuto cittadino

Che impatto avrebbe sulla città di Torino l’eventuale decisione da parte della Uefa di escludere la Juve dalle competizioni europee? Secondo Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino, «l’esclusione impatterebbe sull’intero tessuto economico locale: trasporti, ristorazione, consumi e intrattenimento in genere, oltre che sul comparto ricettivo». Borio, in un’intervista all’edizione torinese di La Repubblica, spiega: «La Juventus ha rappresentato, almeno negli ultimi 10 anni, uno dei principali elementi di stimolo per i flussi turistici verso la città, incrementando considerevolmente il tasso di occupazione tanto in occasione delle partite di Serie A e Coppa Italia, quanto in quelle di Champions ed Europa League.


L’appeal della città

Se consideriamo che un provvedimento di tale portata potrebbe avere conseguenze anche sull’appeal della destinazione, possiamo stimare una perdita almeno equivalente a una trentina di notti in sole due stagioni calcistiche». Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, spiega l’impatto delle perdite con un parallelo: «Per le partite Europee parliamo di 8-10 grandi eventi all’anno, quasi il doppio dei giorni del Salone del Libro: sono occasioni in cui la città si riempie e le ricadute interessano, almeno in parte anche bar, ristoranti e negozi del centro. È successo di recente anche con il volley: le finali hanno portato tantissimi tifosi polacchi e turchi. Sono tutti eventi preziosi per la città».


Il sindaco

Anche il sindaco Stefano Lo Russo teme che Torino possa risentirne, non solo a livello economico, ma anche di credibilità e di standing internazionale, riconquistato con fatica nel corso degli anni. Il primo cittadino del capoluogo piemontese, tifoso della Vecchia Signora, non nega di essere preoccupato: «Penso che sia difficile appassionarsi a un campionato in cui le classifiche non le decidono i campi di gioco ma i tribunali e, soprattutto come quest’anno, durante il torneo. Credo non sia piacevole neanche per le altre squadre». Insomma, se dopo la penalizzazione di dieci punti decisa dalla Figc dovesse arrivare anche l’esclusione dalle competizioni europee, l’impatto avrà effetti non non solo sulla stagione calcistica della Juve di quest’anno e dell’anno prossimo, ma sull’intera città, rischiando di far traballare la credibilità conquistata e innescando impatti economici non indifferenti che ricadrebbero sul tessuto cittadino, sociale e lavorativo di Torino.

Foto d’archivio: Piazza San Carlo, Torino, 4 Maggio 2014, ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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