Chiara Ferragni, il bilancio di 13 anni di carriera: «La moda non era pronta alla rivoluzione a cui ho contribuito»

L’influencer davanti a giovani stilisti emergenti: «L’esclusività emarginava il diverso»

«Quando ho iniziato la mia carriera 13 anni fa, il mondo della moda non era stato molto accogliente e aperto alla rivoluzione a cui avrei inconsapevolmente preso parte», ha dichiarato ieri Chiara Ferragni, premiando i vincitori della terza edizione dei Cnmi Fashion Trust Grant, iniziativa dedicata ai brand indipendenti del Made in Italy di cui l’influencer è stata copresidente insieme ad Elia Maramotti. «La parola più frequente alle sfilate era ‘esclusività’, – ha aggiunto l’imprenditrice digitale – che quindi prevedeva in automatico l’emarginazione del diverso, anche se io, ragazza alta, bionda e con gli occhi azzurri non è che fossi proprio tutto questo modello di diversità. In quei giorni mentre rincorrevo il mio sogno è venuta fuori in me una certa voglia di rivincita, e di farcela contro un sistema che solo poco dopo si sarebbe aperto al nuovo e al diverso». Ferragni ha ribadito di sostenere chi «ogni giorno si barcamena tra mille difficoltà per rincorrere il suo sogno senza rinunciare ad essere se stesso».


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