Alluvione, 900 milioni in ammortizzatori sociali per i lavoratori delle zone colpite. Calderone «Servono risposte immediate»

La ministra per il Lavoro, in un incontro in Regione Emilia-Romagna, ha assicurato che circa 400mila persone beneficeranno di sussidi immediati

«Sui 2 miliardi di impegno varati dal decreto del governo, circa 900 milioni sono destinati a mettere in protezione il lavoro». Durante l’incontro con l’assessore regionale allo Sviluppo economico dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, la ministra Marina Calderone ha annunciato che per i circa 400mila lavoratori delle zone colpite dalle alluvioni nei giorni scorsi verranno stanziati dei sussidi per proteggere le attività commerciali. La responsabile del dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali ha dichiarato che in quelle aree lavorano circa 100mila autonomi e, «se guardiamo a tutte le filiere sono potenzialmente interessati altri 300 mila lavoratori dipendenti», ha stimato l’assessore Colla. Per loro verranno messi a disposizione «strumenti veloci per dare risposte immediate a chi ha bisogno di certezze». L’obiettivo è proteggere il lavoro: «Non ci possiamo permettere di perdere nemmeno un’azienda in Emilia-Romagna e nelle aree alluvionate di Marche e in Toscana», ha assicurato Calderone.


Misure in tempi brevi

Le tempistiche però, anche per la scelta del commissario all’emergenza su cui ancora non è stato trovato un accordo, non sono ancora definite. «So che sarà in materia di cui il Consiglio discuterà», ripete la ministra, intanto «è importante dare piena attuazione a questi strumenti. La testa va ovviamente alla ricostruzione, serve un ulteriore confronto in Consiglio dei ministri». Prima di tutto, bisogna aspettare che il «decreto alluvioni» venga pubblicato in Gazzetta ufficiale. A quel punto verrà emanata la circolare di attuazione, alla quale l’Inps sta già lavorando. «La richiesta sarà più snella possibile», dice Calderone, «aspettiamo la pubblicazione del decreto per rifinire tutta la procedura, che dal punto di vista informatico è già in prova e viene tarata, e che deve portarci a una tempistica di pagamento molto breve dal momento in cui le aziende presenteranno le domande. Cercheremo di essere pronti pochissimi giorni dopo la pubblicazione del decreto».


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